Come i sensori cambieranno le nostre vite

Le applicazioni consumer, specialmente smartphone e tablet, hanno trainato l’industria dei Mems e dei sensori negli ultimi tempi. Adesso, però, stiamo assistendo chiaramente a un calo generale delle vendite, identificato dai player dell’industria e confermato dalle analisi di Yole Développement. Il destino di questo ambito, comunque, resta brillante: alcune applicazioni, come l’IoT, i droni, la guida automatica e AR/VR, stanno infatti rivelando opportunità di mercato promettenti e potrebbero entrare a far parte integrante del nostro futuro. Come si evolverà l’industria dei sensori? Per rispondere a queste opportunità, quali scelte di tipo tecnico e quali strategie di marketing verranno adottate dalle aziende di Mems e sensori? Per quanto infatti l’era d’oro degli smartphone sembri sorpassata, le previsioni restano comunque ottimistiche: a seguito della vittoria degli smartphone sugli altri tipi di telefoni e dell’introduzione di nuove applicazioni, infatti, l’industria dei sensori per cellulari e tablet dovrebbe svilupparsi a un tasso medio di crescita annua del 9,5% tra il 2015 e il 2021; il mercato, che valeva 12 miliardi di dollari nel 2015, dovrebbe raggiungere i 21 miliardi nel 2021. Ma i problemi di Samsung con il Galaxy Note 7 e la non molto calorosa accoglienza ricevuta dal nuovo iPhone 7 dipingono un quadro realistico dell’attuale stato del mercato degli smartphone, che si sta prendendo un po’ di tempo nell’attesa di un profondo rinnovamento. Qualche tempo fa, Guillaume Girardin, analista di Yole Technology & Market, ha commentato: “Apple è sotto pressione. Le sue vendite sono in drastico calo, dai 108,7 milioni di unità nella prima metà del 2015 ai 91,6 milioni dell’anno successivo. Non si è mai verificata una situazione simile dal lancio del suo primo iPhone”. Anzi, “More than Moore” si spinge ancor più oltre, indicando le nuove frontiere del mercato: tra i tre principali hub che meglio tratteggiano l’evoluzione dell’industria dei Mems e dei sensori – afferma – quello ottico appare ora il più promettente. Il suo mercato valeva 9,5 miliardi di dollari nel 2015 e nel 2020 potrebbe valerne 17,6, dopo uno sviluppo a un Cagr del 10,9% dovuto non solo alla diffusione nell’industria consumer, ma anche agli Adas. Mems e sensori, già presenti nei veicoli di alto profilo – si pensi ai sensori a ultrasuoni, ai radar e ai sistemi a telecamere multiple –, possono infatti risultare molto efficaci nel realizzare dei veicoli completamente automatici. E se nel 2015 questo segmento valeva 2,6 miliardi, entro il 2030 potrebbe arrivare a totalizzarne 36, dopo uno sviluppo a un Cagr del 19%.

 

 

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