Arm alla riscossa

Un’azienda di tutto rispetto, con più di 500 addetti, quasi tutti occupati nel settore della ricerca e sviluppo, Applied Micro Circuits ha sede a Santa Clara in California ed è specializzata in soluzioni per la connettività per data center e infrastrutture cloud della prossima generazione. Applied Micro ha una caratteristica fondamentale: offre soluzioni basate su silicio che permettono di abbattere drasticamente i costi totali. Riferimento a livello mondiale per le soluzioni Arm a 64-bit, Applied Micro ha chiuso lo scorso esercizio con un fatturato di circa 160 milioni di dollari e si avvale, al momento, di una serie di uffici di sviluppo che, oltre agli Stati Uniti e al Canada, fanno capo all’India e al Vietnam per quello che riguarda l’R&s più avanzata. In occasione dell’incontro americano, introdotto da Paramesh Gopi, presidente e AD dell’azienda californiana, sono stati approfonditi i due settori in cui opera Applied Micro nell’ambito delle applicazioni per il mondo dei server e sono state presentate le tendenze tecnologiche che domineranno la presenza dell’azienda californiana sul mercato nei prossimi tempi, in particolare le soluzioni Arm a 64 bit, con la presentazione delle nuove generazioni dei processori X-Gene e HeliX. Altro settore che ha determinato investimenti considerevoli e risultati di rilievo per l’azienda americana è quello dei dispositivi embedded a 64 bit, mercato questo che ha conosciuto negli ultimi tempi uno sviluppo particolarmente importante, con la creazione di nuove piattaforme in vista delle applicazioni sempre più importanti promesse dall’Internet delle Cose. Si tratta in questo caso di un mercato assai più frammentato rispetto a quello dei grandi server, in cui - dopo il dominio quasi assoluto degli x86, i PowerPC e i Mips - la tendenza è ora sempre più quella di consolidarsi intorno alle due soluzioni più consistenti in termini di prestazioni e affidabilità: i tradizionali x86 e gli Arm a 64 bit, di cui, come si è detto, Applied Micro costituisce un punto di riferimento a livello mondiale.

X-Gene, l’evoluzione del Server-on-a-Chip
La famiglia di processori X-Gene 1, primo SoC Arm per server a 64 bit per applicazioni come le infrastrutture cloud e enterprise, le infrastrutture di storage e i computer ad alte prestazioni, è stato presentato qualche tempo fa ed è ancora in commercio nella sua prima versione. Si tratta di componenti finalizzati al mercato degli Web Tier (dalle grandi aziende di Web Serving, come Apache o NGINX, alle compagnie di Web App/Hosting, come WordPress o Drupal, fino alle grandi aziende di gestione di database come MySQL o Cassandra), a quelli della Cold Storage, dei Big Data e di analisi dei dati (CEPH, Spark, Lucene ecc.) e, naturalmente al mondo degli Hpc, cioè i computer ad alte prestazioni. Le caratteristiche di questi dispositivi sono gli 8 cores Armv8 a 64 bit, i controllori di memoria integrati (quattro canali Ddr3), un sistema integrato di networking (Dual 10GB Ethernet e Quad 1 Gb Ethernet), un sistema di storage integrato (sei Serial-Ata 3), il tutto con un Tdp di 45 W. Si è detto che la versione 1 del processore X-Gene è ancora sul mercato, ma Applied Micro, in occasione dell’incontro con la stampa internazionale, ha comunicato l’imminente uscita della versione 2, potenziata con una maggiore velocità (fino a un massimo di 2,8 GHz rispetto ai 2,4 della versione 1), con l’integrazione di un RDMA over Ethernet - per quello che riguarda il networking integrato - e, soprattutto, con l’ottimizzazione del TDP a 35 W, che significa prestazioni del 50% in più per Watt rispetto alla precedente versione. Processori, dunque, per un mercato in forte accelerazione, con tre regioni a livello mondiale che si spartiscono l’80% del mercato: in testa il Nord America con il 45%, seguito dalla Cina con un 25% (ma che conoscerà nel futuro crescite esponenziali, secondo quanto suggerito dalle analisi di Applied Micro) e l’Europa Occidentale con un 15%.

HeliX 2: ovvero l’evoluzione naturale degli embedded
Il mercato degli embedded a 64 bit sta migrando rapidamente dai PowerPC e dai Mips agli Arm. Anche per il settore dei SoC embedded per il networking delle imprese, per le aziende specializzate in storage, per le infrastrutture di telecomunicazione e il settore industriale, lo staff di Applied Micro sta lavorando per migliorare la propria famiglia di processori HeliX, già presenti sul mercato con una prima versione della famiglia. Anche in questo caso, l’occasione dell’incontro con la stampa internazionale ha permesso di comunicare l’arrivo imminente di componenti ridisegnati e snelliti nelle loro strutture interne. La famiglia HeliX 2 è stata pensata infatti per il mercato embedded in volumi anziché essere dedicata principalmente - così come la precedente versione - al mercato degli embedded ad alte prestazioni. Con la nuova famiglia HeliX 2, gli Armv8 a 64-bit passano ora da otto a quattro lasciando invariata la velocità (2 GHz), integrando un sistema Mmu a supporto della virtualizzazione, riducendo da 2 a 1 il controller integrato di memoria Ddr3, alleggerendo in modo deciso i sistemi di networking integrati, così come il sistema di storage integrato basato su Serial Ata-3.0 che passa dai sei canali della versione HeliX 1 a un solo canale nell’HeliX 2 e, infine, limitando a sei il numero di interfacce I/O basate su Pci-Express 3, contro le 17 della versione precedente.

 

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