Sebbene la gestione dello stock sia un'operazione cruciale in ogni settore industriale, quando si ha a che fare con prodotti dove è richiesta un'elevata affidabilità - come accade nei comparti militare, medicale o aerospaziale - questa operazione assume un'importanza ancora maggiore. La qualificazione dei componenti da utilizzare in applicazioni hi-rel, anche se può essere un'operazione che richiede molto tempo, è una fase critica nello sviluppo di prodotti di elevata qualità. La gestione della fornitura e della messa in produzione di questi componenti successivamente alla loro qualifica sono anch'essi aspetti che rivestono una grande importanza. Per Omnisys Instruments, una società con sede in Svezia che dal 1992 opera nel settore spaziale, la gestione del ciclo di vita e della catena di fornitura è parte integrante dell'attività quotidiana: l'azienda svedese è stata coinvolta in alcuni dei più importanti progetti realizzati dall'industria spaziale e dalle comunità scientifiche europee, tra cui lo sviluppo e la produzione di alimentatori per satelliti, spettrometri ad autocorrelazione e Wvr (Water vapor radiometer - radiometro del vapore acqueo). Sistemi di una tale complessità comportano il ricorso a numerose discipline, tra cui progettazione analogica, RF e a microonde, sviluppo di circuiti Asic e di software embedded.
Requisiti molto severi
La progettazione di sistemi per l'uso in ambienti gravosi richiede una selezione oculata dei componenti, che spesso non risulta un'operazione semplice come la scelta di un componente destinato all'uso in tali condizioni. Immancabilmente, gli Odm come Omnisys imporranno i loro vincoli, sottoponendo i sistemi a procedure di qualificazione condotte a terra finalizzate non solo a controllare i componenti destinati ad ambienti gravosi, ma che si prefiggono anche lo scopo di verificare la possibilità di utilizzare, attraverso la qualificazione, componenti standard.
La registrazione e il monitoraggio dei risultati di queste procedure da sole non bastano, poiché è necessario un controllo altrettanto rigoroso in qualsiasi fase del ciclo di vita di un prodotto senza per questo compromettere la produttività.
Solitamente gli Odm faranno ricorso a un database per la registrazione della Bill Of Material, che può essere anche un semplice spreadsheet utilizzato come database centralizzato da cui ottenere informazioni. I team di progettazione, dal canto loro, devono poter lavorare in maniera indipendente pur ricorrendo a una fonte di informazione comune: in questo caso un semplice datasheet può presto divenire scomodo da utilizzare. Un'alternative molto diffusa prevede l'uso di un database più completo, dotato di maggiori funzionalità rispetto a uno spreadsheet. I team di progettazione, di solito, richiedono una metodologia che permetta di registrar non solo i componenti disponibili per l'uso (o quelli sconsigliati per intraprendere un nuovo progetto) ma anche dove sono impiegati questi componenti, i volumi previsti e la tempistica di produzione. Inoltre sarebbe utile poter disporre di un record (ovvero un insieme di informazioni) relativo alle iterazioni di progetto - in altre parole alle revisioni a cui è stato sottoposto. Nel settore della progettazione è possibile reperire queste funzionalità ricorrendo a una combinazione tra diffusi sistemi open-source come ad esempio Subversion - un software per la revisione e il versioning (controllo di versione) - e metodologie per creare un'interfaccia basata sul Web verso i database - come ad esempio DBLib. L'abbinamento di queste tecnologie non è un'operazione banale e anche se è prevista la presenza di Api (Application Programming Interface) per gli ambienti di progettazione, un'integrazione semplice e capace di supportare completamente la progettazione collaborativa può risultare un'operazione particolarmente impegnativa.
Omnisys si trovava in una situazione del tipo appena descritta: fino a non molto tempo fa la società utilizzava appunto le soluzioni Subversion e DBLib per supportare il proprio ambiente di progettazione Altium Designer. L'azienda svedese ha adottato fin dall'inizio la tecnologia proposta da Altium e può vantare una conoscenza approfondita dei vantaggi e delle problematiche connesse all'integrazione tra soluzioni open-source e proprietarie. Uno dei principali svantaggi della soluzione adottata era la mancanza, all'interno di Svn, di un metodo semplice per scoraggiare (deprecatine) l'uso di determinati componenti, una caratteristica importante della gestione del ciclo di vita. Durante la configurazione e la manutenzione di un sistema, inoltre, l'assenza di documentazione rappresentava un serio ostacolo. La difficile integrazione della collaborazione in fase di progetto, infine, aveva conseguenze negative sulla produttività.
Il futuro si chiama "vault"
In qualità di utilizzatore di lunga data di Altium Designer, Omnisys è stata una delle prime realtà ad adottare Altium Vault Server, una possibile soluzione ai problemi legati all'adozione della combinazione Svn/DBLib. La filosofia alla base di Vault è la creazione e la gestione di item (ovvero di oggetti specifici) che vengono memorizzati in un repository (database) centralizzato accessibili a tutti i membri del team di progetto, corredato di funzioni di controllo della versione e gestione del ciclo di vita. In questo modo risulta più semplice creare, distribuire, scartare o più generalmente gestire i componenti una volta qualificati (o esclusi) per l'utilizzo nei nuovi progetti.
Esso consente all'intero team di contribuire al vault, migliorando quindi la collaborazione in fase di progetto con riflessi favorevoli sulla produttività.
L'uso di un database centralizzato consente a diversi membri del team di effettuare contemporaneamente il check-in (salvataggio) e il check-out (prelievo) dei file dei dati, conservando uno storico complete delle revisioni relativo a ogni e qualsiasi modifica effettuata. Ogni singolo progetto è quindi memorizzato sotto forma di una serie di revisioni, in modo da evitare il rischio che una qualunque versione di un progetto venga persa o sovrascritta - sia accidentalmente sia intenzionalmente. Ciò genera un meccanismo di controllo (audit trail) intrinseco di tutte le modifiche effettuate che permette anche di conoscere l'autore delle modifiche, il periodo in cui sono avvenute e le motivazioni che hanno portato all'implementazione di tali modifiche. Una volta che il progetto è stato completamente rilasciato ed è pronto per la produzione, i file sono disponibili nell'area del repository riservata alla supply chain: in questa fase le definizioni del componente vengono confrontate con i documenti di progetto, fornendo all'ufficio acquisti i dati necessari per l'avvio della produzione. In questo modo, il Vault si propone come un comune denominatore tra il mondo della progettazione e quello della catena di fornitura, consentendo l'identificazione di assemblaggi, sotto-sistemi, componenti e sistemi completi in modo univoco attraverso un vero e proprio “passaporto di produzione”. L'astrazione dal sistema al componente assicura la massima trasparenza e il tutto viene gestito in maniera semplice da un repository centralizzato contenente file di progetto indicizzati in modo estremamente preciso.
Progettazione "Vault-Driven"
Uno dei principali vantaggi legati all'adozione di una filosofia di progetto di tipo “vault-driven” è senza dubbio l'affidabilità che è in grado di garantire ai responsabili di progetto: una volta che un componente è stato selezionato e inserito nel vault, le credenziali di quel componente lo seguiranno ovunque in maniera permanente. L'integrazione nel “Vault” equivale all'approvazione dell'uso del componente inserito per i nuovi progetti. Nel caso di una società dove l'elevata affidabilità è un requisito essenziale, il fatto di sapere che il componente scelto è già stato approvato elimina il rischio di possibili guasti in servizio, con tutte le conseguenze negative che il verificarsi di questi eventi comporta. Per Omnisys, il processo di qualificazione dei componenti non è così semplice come può sembrare a prima vista: la scelta di componenti qualificati per applicazioni aero-spaziali non è una scorciatoia che permette di compilare una lista di componenti approvati. Ogni componente approvato per i nuovi progetti deve essere collaudato nonostante la sua qualificazione. Val la pena sottolineare il fatto che non sono esclusi i componenti commerciali: per società come Omnisys i componenti Cots rappresentano la maggiore fonte potenziale di risparmio. Ovviamente il concetto di Cots non va confuso con quello di basso costo. Ovviamente il costo dei Cots è inferiore, ma il punto cruciale è instaurare un “rapporto di fiducia” tra un componente e il relativo fornitore tale da consentirne l'approvazione per l'utilizzo in un un ambiente estremo come quello aerospaziale. Per questo motivo è necessario che il componente sia corredato dal proprio storico nelle diverse fasi del processo di qualificazione che ha come obbiettivo finale il suo inserimento nella libreria di componenti approvati all'interno del repository. In precedenza, utilizzando la combinazione Svn/DBLib, questo processo era indubbiamente più complesso e anche quando il componente era stato aggiunto, il suo rilascio (o la sua rimozione) nella/dalla libreria del team di progetto poteva dare adito a qualche problema. Grazie ad Altium Vault Server è invece possibile monitorare e controllare il processo di qualificazione in maniera molto semplice e lo stato di avanzamento può essere verificato, aggiornato e condiviso. Un'altra caratteristica di Altium Vault Server che val la pena sottolineare è la stretta integrazione di quest'ultimo con il canale della distribuzione: ciò consente di verificare e tracciare in tempo reale la disponibilità - con dati aggiornati e reali - semplificando sensibilmente il processo di approvvigionamento. Ciò offre a piccole aziende come Ominsys la visibilità richiesta per la pianificazione della produzione con i fornitori e dà la possibilità di evidenziare eventuali problemi della catena di fornitura che potrebbero avere ripercussioni sulla pianificazione in anticipo rispetto a quanto era prima possibile. La perfetta integrazione di Altium Vault Server con Altium Designer contribuisce a semplificare la gestione del sistema: per un amministratore è ora più semplice controllare l'accesso al “Vault” e autorizzare i membri del team a divenire contributori. Progettazione collaborativa e progettazione simultanea sono termini spesso impiegati per descrivere approcci utilizzati per affrontare in maniera efficace complessità e costi legati allo sviluppo di un nuovo prodotto: essi comunque non riescono a risolvere il problema principale che è quello di consentire l'adozione pratica di approcci di questo tipo. Grazie all'adozione di un repository di progetto centralizzato, strutturato in modo da supportare non solo la progettazione collaborative e simultanea, ma anche l'intera gestione del ciclo di vita di un prodotto, Odm come Omnisys sono ora in grado di implementare le loro severe procedure di qualificazione coinvolgendo tutto in team di progettazione in modo estremamente semplice. Tutto ciò non contribuisce solamente ad aumentare la produttività in fase di progettazione, ma contribuisce a far diventare la scelta e la gestione di component critici attività che vedono coinvolto l'intero team, eliminando un altro fattore di rischio dal ciclo di progetto.
Altium Vault Server rappresenta l'evoluzione degli ambienti di progettazione unificati, dove ogni fase dello sviluppo di un prodotto viene resa più semplice ma al contempo più affidabile, consentendo in tal modo ai progettisti di raggiungere nuovi e importanti traguardi.