Strumenti per l’innovazione

Dal 1976 National Instruments fornisce a tecnici e ingegneri gli strumenti per accelerare la produttività e favorire l'innovazione, utilizzando un approccio basato sulla “Progettazione Grafica di Sistemi” e sul software LabView, per fornire una piattaforma in grado di accelerare lo sviluppo di qualsiasi sistema di misura e controllo. Artefice del successo di National Instruments in Italia è Lino Fiore, che per primo ha portato la tecnologia NI in Italia, lavorando come agente nei primi anni '80, per poi fondare nel 1989 la filiale italiana. Oggi è managing director della regione che oltre all'Italia comprende anche Spagna e Grecia. Lo abbiamo incontrato in occasione della ventesima edizione del NIDays, per capire come l'ambiente di progettazione grafica LabView possa semplificare lo sviluppo delle applicazioni in ogni settore e per avere un'idea delle prossime innovazioni di NI e delle tendenze tecnologiche del settore.
 
Nel corso degli anni il fatturato di NI è cresciuto in modo stabile fino a raggiungere il miliardo di dollari. Come avete reagito alla crisi degli ultimi anni? Qual è l'attuale situazione?
Investendo. Ciò che da sempre caratterizza la nostra azienda è proprio la volontà di investire, anche e soprattutto nei momenti di crisi. E lo abbiamo dimostrato in tutte le crisi, scegliendo, contrariamente a quanto fatto da molte altre aziende, di investire sia in ricerca e sviluppo, per avere prodotti sempre più innovativi, sia nelle persone che operano sul campo per portare questi prodotti sul mercato. Esemplificativo della nostra strategia è stato il 2009, in cui grazie agli investimenti fatti il recupero è stato molto rapido, e in un solo anno siamo ritornati ai livelli precedenti, a conferma del fatto che se nei momenti di crisi si investe in prodotti innovativi il mercato alla ripresa ti ripaga. Oggi la crisi è più strisciante ed è soprattutto l'economia europea a essere stagnante, mentre a livello globale ci sono aree che ancora si muovono bene. Noi stiamo comunque mantenendo questa filosofia di continuo investimento, che ci ha portato a crescere significativamente nel 2012 e che ci porta a essere positivi anche in merito al possibile andamento del 2013.

Il vostro raggio d'azione spazia nelle più diverse applicazioni finali: quali sono i settori in cui vedete le prospettive più interessanti?
Uno dei nostri punti di forza è sempre stato quello di lavorare su tanti mercati diversificati, senza avere nessun settore con un peso superiore al 10%, se non quello della ricerca e della accademia, assolutamente strategici. Tutti i mercati di riferimento sono per noi importanti: dal più effervescente “mobile” al più consolidato automotive, da quello in forte movimento delle energie rinnovabili al più stabile aerospazio e difesa. Senza dimenticare un settore tipicamente italiano come quello legato all'automazione e alle macchine, in cui il nostro Paese è molto forte almeno a livello di export, e che è un mercato fondamentale per le nostre crescite locali.

Il vostro modello di business, basato su una fitta rete di partner, è molto particolare. Ce lo può spiegare?
È proprio la filosofia del nostro prodotto che ha portato a questo modello, non inventato da noi ma mutuato dai grandi produttori di software. I nostri prodotti consentono agli utenti di sviluppare i sistemi, ma non tutti hanno le competenze e le capacità adeguate. Ci sono clienti in grado di lavorare sulle applicazioni in modo autonomo, a cui forniamo solo i tool e il necessario supporto formativo, ma ci sono anche clienti che preferiscono lavorare in outsourcing. In questo caso suggeriamo loro dei partner in grado di realizzare per loro i sistemi. Negli anni abbiamo consolidato una rete di partner, da noi formati e certificati, in grado di offrire un valore aggiunto al cliente, che ha così sempre a disposizione la soluzione migliore e un servizio completo che arriva fino alla realizzazione del sistema chiavi in mano. Siamo infatti supportati da una rete di partner fidelizzati e con competenze diversificate, che rappresenta un asset invidiato.

Verso quali prodotti, soluzioni e applicazioni sono indirizzati oggi gli investimenti di NI? Quali sono le sfide tecnologiche che vi vedono maggiormente impegnati?
La radiofrequenza e i sistemi embedded sono i due filoni che ci vedono oggi maggiormente impegnati e su cui stiamo investendo in modo importante.
Entrambi vedono al centro la tecnologia RIO, ma con ambiti applicativi industriali diversi; da una parte l'Rf, quindi produzione e ricerca & sviluppo, dall'altro l'embedded, quindi gli Oem che producono macchine industriali o apparati di telecomunicazione. La piattaforma RIO è una tecnologia che noi definiamo “custom with Cots”, in quanto offre la possibilità di realizzare soluzioni customizzate con prodotti standard commerciali anche a quei clienti che prima avevano come unica laternativa l'elettronica custom e che oggi invece possono proteggere la propria Intellectual Property con la personalizzazione.

Nel corso della sua storia NI ha creato tanti prodotti innovativi. Ce n'è uno a cui è personalmente più legato?
Ho programmato nel 1986 la versione “alfa zero” di LabView e non dimenticherò mai la prima demo fatta su Macintosh a un cliente e l'emozione che ho provato in quel momento; stavo mostrando una “invenzione” e non potevo che esserne entusiasta. LabView è il prodotto su cui si basa tutta la filosofia dell'azienda, che identifica le mie origini e a cui sono molto affezionato. Un prodotto del mio presente è invece il compactRIO, un sistema embedded riconfigurabile per il controllo e l'acquisizione dati basato su Fpga e programmabile con LabView. Quando nel 2004 ho visto il prodotto ho capito che poteva essere una soluzione perfetta per il nostro mercato, e in questi anni i numeri mi hanno dato ragione. Si tratta di un prodotto che può essere utilizzato in un'ampia gamma di applicazioni di monitoraggio e controllo embedded e che sul mercato italiano, tipicamente basato sull'automazione industriale, sta davvero facendo la differenza.

La progettazione grafica di sistemi è il vostro cavallo di battaglia; quali sono in sintesi i vantaggi offerti dall'ambiente LabView?
Per essere competitivi sul mercato è necessario offrire prodotti innovativi dotati di funzionalità sempre più avanzate. La progettazione grafica di sistemi per il test, il controllo e la progettazione embedded è una piattaforma unificata per la progettazione, la prototipazione e il rilascio delle applicazioni. La piattaforma permette di integrare i segnali più rapidamente, rilevare gli errori più velocemente, riutilizzare il codice con maggiore efficienza, sfruttare i vantaggi delle ultime tecnologie e ottimizzare le prestazioni dei sistemi. In estrema sintesi permette di realizzare un'idea in tempi davvero brevi.

Nell'ambito del T&M siete stati i pionieri dell'approccio basato sulla strumentazione virtuale. Quali sono le tendenze in quest'ambito?
Un quarto di secolo fa abbiamo ridefinito la strumentazione con LabView; oggi lo stiamo rifacendo con il VST (Vector Signal Transceiver). Le tendenze future della strumentazione sono quelle tracciate dal Vst, un prodotto che segna un modo nuovo di usare lo strumento che si basa su un innovativo concetto di personalizzazione e configurazione dello strumento da parte dell'utente attraverso il software. Il Vst è il primo strumento di questo tipo, ma in futuro usciranno molti nuovi strumenti basati su questo innovativo concetto.

I vostri eventi, primo tra tutti il NIDays, catturano da sempre l'attenzione di centinaia di progettisti. Qual è il segreto di questo successo?
NIDays è un evento di successo, oggi punto di riferimento per l'accademia, la ricerca e anche l'industria, che ha radici lontane. Nasce vent'anni fa, come evento itinerante che veniva svolto presso i grandi clienti con l'obiettivo di offrire loro un servizio. E ancora oggi è così. Si tratta di un evento che permette in un'unica giornata di trovare tutto ciò che serve per realizzare un'idea o risolvere un problema. Il cliente vi può trovare le competenze offerte dai nostri partner, la formazione garantita dai nostri tecnici, i componenti e i prodotti giusti per realizzare le applicazioni, le tendenze e i prodotti del futuro. Ma soprattutto può condividere con noi l'innovazione, attraverso lo scambio di idee e di soluzioni. Un evento unico, il cui punto di forza è l'utilità, e che per questo attrae ogni anno centinaia di persone.

NI è posizionata nelle classifiche internazionali tra i migliori posti di lavoro. Perché lavorare in NI è diverso?
È stato il nostro stesso Presidente a dare l'imprinting a tutta l'azienda e a comprendere che i prodotti tecnologici cambiano mentre i valori rimangono gli stessi e quindi a impegnarsi verso la creazione di un ambiente di lavoro dove poter esprimere la propria personalità e sviluppare al meglio le professionalità acquisite. Siamo un'azienda di prodotto che punta però sulle persone che questi prodotti li inventano, li progettano, li producono, li spiegano e li vendono ai clienti.
Persone affiatate, che lavorano in gruppo, che hanno la passione per quello che fanno. Lavorare in NI significa confrontarsi quotidianamente con stimolanti sfide e ottenere riconoscimenti per i successi ottenuti; significa lavorare in un ambiente che esalta valori come individualità, rispetto, crescita personale e responsabilità, valori che ci hanno permesso di essere inclusi nelle più prestigiose classifiche internazionali dei migliori posti in cui lavorare.

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