Pcb in Germania: la ripresa si rafforza

    È stato senz'altro un buon inizio di attività quello che la nuova associazione ZVEIPcb and Electronic Systems” ha avuto a gennaio, dato che il suo primo comunicato stampa annuncia che il settore tedesco dei Pcb anche in ottobre ha incrementato il suo fatturato: +5% rispetto a settembre; con ciò è anche stato raggiunto il massimo fatturato mensile a partire da gennaio '09. Resta comunque il fatto che il suo valore assoluto è ancora sensibilmente al di sotto dei risultati raggiunti 12 mesi prima. Però è pure vero che il turn over è in costante aumento dal maggio scorso. Visto poi che gli ordini di ottobre (+11% rispetto a settembre) dall'inizio del '09 sono risultati inferiori solo a quelli di luglio (in cui vi era stata una situazione particolare dovuta a commesse “una tantum”), anche le prospettive per i mesi successivi restano positive. Questo è confermato anche dal rapporto book-to-bill che si è attestato sull'1,13 e che con ciò segnala una chiara crescita degli ordinativi nonostante l'aumento dei fatturati. L'associazione spiega questo andamento ricordando che i clienti del settore avevano precedentemente ridotto le scorte di magazzino in maniera drastica, di modo che sono poi stati costretti, per evitare colli di bottiglia nel proprio processo produttivo, ad aumentare i propri ordini di circuiti stampati. Essa fa inoltre notare che, dato che il numero di produttori di Pcb si è contratto nel '09, detto rischio è ora sensibilmente cresciuto.
    Nel complesso le aziende del settore guardano al futuro con moderato ottimismo, poiché l'associazione prevede che la crescita dei fatturati prosegua anche durante quest'anno.

    Una frenata inattesa
    Questa evoluzione si svolge sullo sfondo di un'economia nazionale che, nel mese di dicembre, ha deluso le aspettative degli esperti, visto che la variazione congiunturale del pil nell'ultimo trimestre dell'anno scorso è stata nulla, creando così disappunto e disorientamento tra gli analisti e gli esperti del ministero dell'economia: tutti, infatti, avevano atteso un pil in leggero aumento rispetto al terzo trimestre. Si può tuttavia sperare che questa frenata del pil sia un fenomeno isolato, considerato l'andamento economico positivo in paesi che sono importanti partner commerciali dell'esportazione tedesca: l'economia USA è infatti cresciuta del 5,7% annuo nel quarto trimestre e quella francese dello 0,6% su base congiunturale, mentre quella cinese si è addirittura espansa dell'8,7% nell'intero '09. Ed anche gli autorevoli indici Cli dell'Ocse (Composite leading indicators) e i diversi indici rilevati dall'Istituto di analisi e previsioni economiche Ifo di Monaco continuano ad indicare che sia l'economia mondiale sia quella europea e, in particolare quella tedesca, si trovano in fase di ripresa.

    La Zvei rimane ottimista
    Anche la ZVEI, per ora, non vede ragione di cambiare le proprie previsioni per quest'anno ed evidenzia che i segni di ripresa ci sono stati anche a dicembre, dato che anche in questo mese, con -8%, la contrazione degli ordini rispetto al dicembre '08 si è ulteriormente ridotta rispetto ai mesi precedenti. E pure l'export dell'industria elettrica si sta riprendendo: a novembre, infatti, il suo volume è risultato inferiore “soltanto” del 5% al corrispondente dato del 2008. Va qui ricordato che, nei primi undici mesi dello scorso anno, l'esportazione si era contratta, su base annua, del 19%. Il fatturato segue un andamento analogo, visto che, dopo aver registrato ad aprile '09 una contrazione annua superiore al 30%, a novembre è stato inferiore “solo” del 15% al dato di dodici mesi prima. Da questi fatti si evince che, anche se motivi di grande soddisfazione non ce ne sono, esistono fondate ragioni di ritenere che la ripresa continuerà anche quest'anno, sia pure a piccoli passi.

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