L’IoT rivoluziona il settore sanitario

Con la crescente onnipresenza della connettività, si prevede che cambierà il modo di fare molte cose: lavorare, riposare e giocare. Uno dei settori in cui il suo impatto potrebbe essere avvertito maggiormente è quello sanitario. La somministrazione delle cure sanitarie richiede moltissime risorse - è innegabile e anche comprensibile - non solo in termini di personale, ma anche per via dell'ampia varietà di macchinari, strumenti e materiali necessari per fornire il livello di cure richiesto al fine di assistere una società sempre più popolosa e longeva. I costi associati alle cure sanitarie sono in aumento in tutto il mondo, tuttavia molti prevedono che Internet delle Cose contribuirà a risolvere questo problema grazie all'introduzione di una nuova forma di cura: quella che si avvale di dispositivi intelligenti in grado di ridurre l'esigenza di ricorrere a un maggiore numero di risorse sempre più costose, in particolare per l'assistenza domiciliare. Uno dei primi esempi di come Internet delle Cose nelle applicazioni medicali sta aiutando i pazienti a vivere una vita migliore, è la cura clinica delle patologie croniche. Queste stanno ora iniziando a essere gestite sempre più spesso dai pazienti stessi utilizzando dispositivi che li aiutano a monitorare la loro condizione. Si stima che oggi solo l'1% degli "oggetti" sia connesso e questo numero comprende la maggior parte dei dispositivi medici, tuttavia Internet delle Cose sta evolvendo molto rapidamente. Il valore dei dati generati da dispositivi connessi in ambienti industriali, da smart grid o smart home è già stato riconosciuto, ma potrebbe essere di poca importanza rispetto al valore di dati capaci di avvertire in anticipo di un attacco d'asma, un'aritmia cardiaca o un calo d'insulina, per esempio. Azure, il servizio di Microsoft basato sul cloud, è un elemento chiave nello studio clinico in corso in Svezia, Regno Unito e negli Stati Uniti proprio adesso, dove i dati dei dispositivi sviluppati da Aerocrine vengono raccolti e condivisi in modo sicuro mediante Internet. Il dispositivo misura l'ossido nitrico esalato frazionato, un biomarcatore delle infiammazioni allergiche delle vie aeree legato all'asma. I dati vengono raccolti dal dispositivo e condivisi attraverso il cloud, potendo così di essere trasferiti tra le sedi di studio in tutto il mondo e analizzati da Aerocrine in Svezia. Il dispositivo dovrebbe essere certificato da enti normativi e il suo utilizzo prescritto dai medici, mentre i dati generati saranno condivisi con due applicazioni cliniche approvate dalla Fda statunitense tramite la piattaforma digitale Philips Healthsuite. Il dispositivo rimarrà al paziente dopo la dimissione dall'ospedale per monitorarne l'attività fisica, la frequenza respiratoria, la qualità del sonno e il ritmo/la frequenza cardiaca.

Una società che cura
Le patologie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete e le malattie polmonari richiedono un monitoraggio stretto e spesso costante, ed è questo tipo di parametri vitali che può più efficacemente essere identificato utilizzando i dispositivi medici abilitati a Internet delle Cose. In più ci sono numerosi esempi di dispositivi per la salute e il benessere già disponibili in grado di monitorare l'attività e la frequenza cardiaca. Questi possono essere facilmente ampliati per includere un monitoraggio per la sicurezza in grado di avvisare gli operatori sanitari quando i pazienti a rischio sperimentano un calo, per esempio, e a questo punto basterà poco per passare all'erogazione automatica o remota del farmaco. I dispositivi che forniscono questo livello di cura sono ciò che noi chiamiamo attori: dispositivi destinati a raccogliere e agire in base ai dati, ma il termine non è limitato a dispositivi indossati o trasportati dal paziente. Ogni sensore o attuatore strumentale nella somministrazione di servizi sanitari può essere considerato un attore dell'Internet delle Cose per dispositivi medici. Chiaramente, i requisiti normativi imposti su dispositivi sviluppati per applicazioni mediche possono introdurre un ostacolo al cambiamento; in caso di dispositivi di dimensioni maggiori, come gli scanner per RM, l'aggiornamento richiederà più tempo che per un termometro a infrarossi, per citare un esempio. Ma le sfide sulle modalità di gestione dei dati si applicano a tutti, ed è qui che i servizi incontreranno l'hardware sicuro. I server integrati diventeranno un elemento chiave per l'infrastruttura di Internet delle Cose per dispositivi medici, fornendo punti di connettività di fiducia per una serie di attori. Secondo un white paper di Tata Consultancy Services, il livello di dati generato da Internet delle Cose per dispositivi medici renderà le normali architetture e piattaforme inadeguate, mentre alcuni dispositivi richiederanno una risposta in tempo reale che potrebbe essere difficile da fornire utilizzando le normali tecnologie Internet. Ciò incrementerà la richiesta di server a elevate prestazioni e al contempo piccoli ed efficienti, distribuibili in numero maggiore e ovunque necessario. Questi server integrati saranno probabilmente basati su fattori di forma standard del settore con processori integrati ad alte prestazioni come quelli sviluppati dai principali produttori di semiconduttori.

Funzionalità future
Sebbene Internet delle Cose per dispositivi medici molto probabilmente inizierà con dispositivi simili a quelli per il grande pubblico che non sono soggetti a requisiti normativi stringenti, ben presto si espanderà fino a includere quelli che rientrano in questa categoria, comprese le apparecchiature medicali di imaging. Anche questi dispositivi a lunga durata e a elevato investimento beneficeranno dell'essere maggiormente connessi, divenendo accessibili in remoto da equipe specializzate, che potranno diagnosticare le patologie dei pazienti ovunque si trovino. Oltre a ciò, dispositivi che devono ancora essere immaginati potrebbero contribuire presto alla professione, come ad esempio frigoriferi intelligenti che sanno quanto sangue contengono e in che condizioni, o strumenti di analisi in grado di condividere i risultati con database più grandi destinati a elaborare grandi volumi di dati per scoprire nuovi trattamenti per malattie potenzialmente letali. La questione della sicurezza, ovviamente, sarà importantissima per le informazioni mediche, forse più che in qualsiasi altro settore interessato dall'Internet delle Cose. Spetterà ai server integrati fornire la prima linea di difesa contro gli attacchi, sia per gli attori sia per i punti di accesso. Le aziende che stanno sviluppando questi server cercheranno partner fidati per approcci con piattaforme combinanti i migliori processori della classe, con soluzioni di sicurezza leader del settore sia a livello software che hardware. L'accesso sicuro a Internet delle Cose può essere fornito direttamente o tramite un gateway, come ad esempio la soluzione Gateway Intel per IoT dove sono combinati i prodotti e le specifiche competenze di Intel, Wind River e McAfee per fornire una soluzione end-to-end sicura e comprovata per piattaforme selezionate, come la famiglia Intel Atom-38xx. Wind River fornisce la Wind River Intelligent Device Platform XT che comprende il sistema operativo (Wind River Linux5.0), stack di software pre-convalidati, driver hardware e le corrispondenti librerie e strumenti. McAfee Embedded Control fornisce funzioni quali il whitelisting dinamico delle applicazioni che assicura l'esecuzione solo delle applicazioni registrate e verificate. Intel mette a disposizione la piattaforma hardware stessa, oltre a miglioramenti delle funzioni hardware quali il modulo antimanomissione e software e stack corrispondenti all'hardware.

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