L’editoriale di gennaio 2012!

Anno di svolta, anno di ristrettezze e sacrifici, anno di ripresa economica, riposizionamento e rilancio del mercato globale. Comunque lo si voglia vedere, il 2012 sarà senz'altro un anno importante e non solo per le recenti, inevitabili e tanto auspicate (o criticate) manovre di salvataggio varate o ancora in corso di attuazione da parte del nuovo governo tecnico alla guida del Paese. Dopo “Salva Italia” è ora il momento del decreto cosiddetto “Cresci Italia”, che sembra diffondere una generale sensazione di ottimismo. Si tratta di una sensazione che a difficoltà riuscirei a spiegare nel concreto, ma che viene forse dall'impressione che qualsiasi svolta, oltre all'inevitabile shock provocato dal cambiamento, porta sempre in sé qualcosa di nuovo e di potenzialmente positivo.
Certo, dopo essere vissuti per mesi in un costante stato di emergenza (emergenza non certo ancora superata), con il timore quotidiano di rischiare di cadere nel baratro della disgrazia economica, un po' di ottimismo non fa male. Ricordiamoci bene però che i sacrifici che ci attendono non sono cosa da poco: lo spettro della depressione rimane sempre dietro l'angolo; i dati sulla disoccupazione, soprattutto quella giovanile e femminile, non aiutano a migliorare le sensazioni per un futuro che rimane incerto; senza contare poi i disagi sociali che l'iniquità da molti sentita nella recente manovra economica sta facendo scaturire da più parti.
Ora però è il momento della “fase due”, quella del rilancio del sistema economico nazionale. E anche il comparto dell'elettronica, soprattutto quello di nicchia che in parte rappresentiamo, potrebbe ottenere dei giovamenti dalle prossime manovre che verranno presentate dal Governo. Al di là delle proposte di massima sulle liberalizzazioni nei servizi economici, il segno più interessante è però quello del cosiddetto pacchetto “sblocca imprese”, un insieme di direttive che potrebbero aiutare le tante piccole e medie realtà del nostro settore a uscire dall'impasse che anni di progressiva cristallizzazione burocratica hanno determinato. Una cristallizzazione che si affianca al continuo e sempre più difficile rapporto con gli istituti di credito, sempre meno propensi a elargire finanziamenti alle imprese, soprattutto quelle di nuova costituzione.
Semplificazione dei controlli sulle aziende dunque e, soprattutto, impegni a semplificare gli iter burocratici della PA sono i primi elementi presentati dal governo Monti in questo inizio d'anno, elementi che potrebbero avere un immediato riflesso sul rilancio di un settore che - in questo periodo di passione - sta osservando con preoccupazione giustificata, ma anche con grande speranza, un rilancio che si merita veramente.

Buon 2012 a tutti da me e dalla redazione di PCB Magazine

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