Indossare l’elettronica

Non vi è dubbio che l’elettronica indossabile rappresenti un mercato in piena esplosione. Gartner ritiene che nel 2016 il numero di dispositivi indossabili venduti a livello mondiale toccherà la quota record di 274,6 milioni, con un incremento del 18,4% rispetto ai 232 milioni del 2015. Grazie a questi volumi, il fatturato 2016 ammonterà a 28,7 miliardi di dollari, di cui quasi la metà, ovvero 11,5 miliardi, rappresentata dagli smartwatch. Gli smartwatch sono anche i prodotti con maggiore potenziale di crescita, con un fatturato di 17,5 miliardi di dollari al traguardo del 2019. Nonostante i numeri, il trend di questa tecnologia è ben al di sotto della dinamica che sta ancora vivendo il maturo mercato degli smartphone, che nel 2016 ha generato un volume di ben 374 milioni di unità. Secondo lo spaccato delineato da Gartner, gli indossabili per il fitness - categoria comprendente braccialetti, accessori smart, fasce toraciche, orologi sportivi e altri dispositivi di monitoraggio - saranno pilotati in particolare dai programmi di wellness in corso negli Stati Uniti. Anche se la dimensione del mercato mondiale dei braccialetti era alla pari con le vendite unitarie di smartwatch del 2015, questi ultimi avranno un forte appeal sui consumatori in quanto in genere si tratta di dispositivi multifunzione che permettono anche di monitorare l’esercizio fisico. In questo campo, i fornitori stanno cercando di capire come competere con gli smartwatch e sottrarre quote di mercato al leader del settore, Fitbit. Esempi di applicazioni emergenti o alternative al fitness riguardano pagamenti mobili, accesso, sicurezza, benessere e sanità. Un’altra categoria di prodotti indossabili emergenti è rappresentata dai cosiddetti visori head-mounted. Nati da progetti di origine militare, nel 2016 questi dispositivi hanno iniziato ad affermarsi sul mercato delle applicazioni consumer e aziendali. I nuovi Hmd per realtà virtuale - quali Htc Vive, Oculus Rift, Sony PlayStation VR e Microsoft HoloLens - saranno supportati non solo da video game e contenuti di intrattenimento ma anche da applicazioni di business, tant’è che secondo le stime, nel 2018 il 26% degli Hmd costruiti sarà di tipo professionale. Tra le applicazioni business degli Hmd si segnalano ad esempio quelle di realtà aumentata rivolte alle attività di manutenzione o riparazione, dove l’utente può consultare le istruzioni o le indicazioni supplementari fornite dal dispositivo direttamente sovrapposte al campo visivo. Markets and Markets ritiene che la rapida affermazione delle tecnologie indossabili permetterà di raggiungere i 31,27 miliardi di dollari entro il 2020, con un tasso medio di crescita del 17,8% sul quinquennio iniziato nel 2015.

L’elettronica flessibile

Oltre a leader consolidati del settore elettronico, in questo mercato spicca la presenza di aziende in precedenza attive in settori totalmente diversi (abbigliamento in primis) confermando come lo sviluppo della tecnologia sia fortemente legato alle applicazioni. Un contributo fondamentale alla crescita del mercato dei prodotti indossabili arriverà sicuramente dall’elettronica flessibile, settore che - secondo la società di ricerche Technavio - è destinato a una crescita del 67% nel periodo 2016-2020. Tale crescita sarà alimentata soprattutto dall’esplosione dei cosiddetti smartphone pieghevoli, dove Oled flessibili e batterie stampate troveranno un campo di applicazione naturale. Il tema della flessibilità è alla base delle tecnologie utilizzate per i tessuti, settore che secondo alcuni alimenterà la quarta rivoluzione industriale e che nel 2025 arriverà a generare ricavi per 130 miliardi di dollari. Nanotecnologie, circuiti organici e polimeri conduttivi saranno l’elemento abilitante di applicazioni e prodotti oggi impensabili, proposti ancora una volta da aziende non necessariamente di estrazione elettronica.

Indossabili per lo sport

Adidas, ad esempio, oltre alla linea di braccialetti per tracciare attività e programmi di allenamento, propone miCoach Smart Ball, un pallone ricaricabile attraverso un’apposita base in grado di fornire tutte le informazioni necessarie sui tiri, mantenendo inalterati peso e maneggevolezza regolamentari, che attraverso l’utilizzo di un sensore integrato registra velocità, rotazione, direzione di tiro e traiettoria aerea e che trasmette immediatamente le informazioni all’app miCoach installata sul un dispositivo iOS tramite Bluetooth. L’app include tutorial per perfezionare la tecnica fornendo lezioni, esercitazioni e consigli per migliorare il tocco e il controllo del pallone. Ralph Lauren ha introdotto la PoloTech Shirt, una maglia dotata di sensori integrati nel tessuto collegati a una Black Box Bluetooth removibile montata su una fascia pettorale che trasmette le informazioni biometriche a un’app su smartphone. I sensori rilevano diversi parametri, quali frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, posizione e così via. Benché il grosso del mercato degli indossabili sia riconducibile a forme più o meno evolute di smartwatch, su cui sorvoleremo, i prodotti che si discostano da questa categoria di applicazione non mancano. Thync, ad esempio, è un trasduttore che lavora con dei piccoli impulsi elettrici sui nervi della testa e del collo per mettere in movimento nel giro di pochi minuti il sistema adrenalinico nel cervello. Questa azione, secondo l’omonima azienda, attiva uno stato naturale di energie e calma. Il dispositivo è comandato da una app su smartphone e permette di ridurre lo stress e migliorare il sonno.

Indossabili per vedere

Gli occhiali HoloLens di Microsoft rappresentano il primo computer olografico completo per interagire con ologrammi ad alta definizione proiettati all’interno del suo schermo. Questo oggetto si propone di rivoluzionare il modo di comunicare, creare, collaborare ed esplorare. Gli ologrammi possono essere comandati attraverso dei gesti o attraverso dei comandi vocali, manipolandoli esattamente come se fossero oggetti reali. Per ora, gli occhiali HoloLens sono in vendita in versione per sviluppatori solo in Usa e in Canada. Rift di Oculus è un visore indossabile dotato di uscite audio che permette di calarsi in atmosfere virtuali di altissima qualità. Il display a bassa persistenza ed elevata velocità di refresh è abbinato a un’ottica custom che consente di riprodurre videogiochi compatibili o immagini VR ad alta fedeltà. L’unità può essere abbinata a dei controller tattili/gestuali che permettono di muoversi in modo naturale nello spazio virtuale. Sempre in tema di visualizzatori, Alcatel ha presentato Vision, il sistema per realtà virtuale destinato al mercato entry level e che offre un angolo di visione di 120°. Il visore è alimentato con una batteria in grado di garantire tra le 2 e le 3 ore di autonomia ed è corredato di contenuti precaricati realizzati da Alcatel in collaborazione con Jaunt VR, Magic Interactive Entertainment e Fraunhofer Institute.

Indossabili professionali

Nella fascia di applicazioni a livello professionale troviamo l’unità HRC-4200 di Eurotech, un computer indossabile IP54 con touchscreen Vga da 6,2” utilizzabile in un vasto spettro di applicazioni mobili. Le capacità di comunicazione abbinate al Gps integrato consentono di estendere la portata del dispositivo al di fuori del classico perimetro aziendale. La memoria prevede 128 MB Ram e 1 GB flash espandibili con SD card fino a 32 GB. La società propone anche il computer da polso Zypad WL1500 dotato anch’esso di robuste capacità di comunicazione e di Gps integrato. Questo computer rappresenta uno strumento ideale nelle applicazioni mobili. Tra le dotazioni spiccano display Tft da 3,5”, porte Usb, sistema audio, 128 MB di Sdram e 128 MB di Flash removibili.

Indossabili e animali

Indossabilità anche per gli amici a quattro zampe: Nuzzle è un collare Gps che permette di tracciare la posizione dell’animale e di tenere sotto controllo temperatura e stato di attività, riportando il tutto su un’app per smartphone. L’unità è in grado di rilevare anche eventi particolari quali l’allontanamento da un determinato perimetro o le eventuali collisioni.

Indossabili per la musica

Kickstarter e le altre reti di crowdfunding sono una miniera inesauribile di idee indossabili. Basslet, ad esempio, è un piccolissimo subwoofer personale da indossare al polso. Grazie a una speciale tecnologia aptica, sviluppata dall’azienda creatrice Lofelt, Basslet è in grado di trasmettere i toni bassi delle canzoni al corpo, senza generare un vero e proprio suono che possa disturbare chi si trova nei dintorni. Compatibile con qualunque dispositivo dotato di jack per le cuffie (il trasmettitore si inserisce tra le cuffie e il dispositivo audio) Basslet offre un’autonomia di 6 ore di riproduzione musicale. Il progetto è ancora in fase di sviluppo ma le prime spedizioni sono previste per il prossimo dicembre.

Indossabili per la salute

In tema di sanità, altro mercato naturale per gli indossabili, Philips da tempo propone la piattaforma HealthSuite, costituita da una serie di prodotti e applicazioni dedicate alla salute personale. Recentemente la società ha lanciato HealthWatch, uno smartwatch per controllare i battiti, la quantità di calorie bruciate e la distanza percorsa, oltre che la qualità del sonno. Nell’ambito della piattaforma la società propone anche un misuratore smart di pressione da polso e uno da braccio. Nella fascia più professionale è disponibile IntelliVue MX40, un monitor indossabile con un design intelligente e dimensioni e peso ridotti che offre funzioni innovative. Con un solo tocco è possibile visualizzare le impostazioni attuali e la cronologia degli allarmi, oltre a Ecg, SpO2 e altri parametri vitali in tempo reale sul paziente, anche in movimento. Con il monitoraggio Ecg continuo e la pulsossimetria opzionale, il monitor IntelliVue MX40 consente di monitorare costantemente i pazienti nelle aree di cura semi-intensive, anche a diversi livelli di criticità, ovunque si trovino all’interno della struttura ospedaliera, lasciando ai pazienti la possibilità di muoversi liberamente all’interno del reparto. IntelliVue MX40 utilizza un metodo impedenziometrico e a pressione non invasivo. NeuroMetrix propone invece una serie di prodotti per limitare i dolori causati dai disturbi neuromuscolari, tra questi, la fascia Quell, un dispositivo indossabile in qualsiasi punto nevralgico del corpo. Il principio prevede l’invio di leggeri impulsi elettrici nella zona di applicazione che provocano una reazione del sistema nervoso che inibisce il dolore. La fascia integra una connessione Bluetooth che consente di interagire con l’apposita app su smartphone.
Infine un “concept-design” che viene niente meno che da Google. Si tratta di una lente a contatto brevettata che non si limita a migliorare la capacità visiva ma che offre la capace di monitorare una serie di parametri biologici attraverso l’analisi del liquido lacrimale e di trasmettere le informazioni in tempo reale a un dispositivo wireless. Le lenti utilizzano una serie di strati ottici polimerici in cui è diffusa l’elettronica di rilevamento e di trasmissione. I primi prodotti sono attesi per il 2019 e inaugureranno una nuova frontiera dell’indossabilità.

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