Un evento ESD si verifica quando un qualsiasi corpo carico, incluso il corpo umano, si scarica su un oggetto quale un componente o una scheda assemblata. Un’area EPA è realizzata nell’intento di creare una zona sicura, che eviti il verificarsi di fenomeni di carica e scarica elettrostatica
Le attrezzature personali come i braccialetti e le scarpe sono sicuramente tra le prime dotazioni che devono essere controllate ogni giorno. Adempiono a tale scopo le stazioni di test posizionate normalmente all’entrata delle zone EPA (ESD Protected Area).
Le misurazioni ed il controllo avvengono pertanto prima dell’inizio del lavoro dell’operatore e sono tradizionalmente documentate con la firma. La documentazione redatta manualmente su carta intestata è il classico elenco di nomi dei dipendenti autorizzati all’accesso nell’area protetta ESD, dove ogni operatore dopo la misurazione appone la propria firma. Questo tipo di documentazione non solo è obsoleta, ma non costituisce una prova effettiva della misurazione, in quanto potrebbe essere contraffatta.Infatti, non è accettata in caso di audit perché una valutazione indipendente, volta a ottenere evidenze relativamente ad una determinata attività, richiede valutazioni obiettive, al fine di stabilire in quale misura i criteri prefissati siano stati soddisfatti o meno.
Tutte queste operazioni di test diventano semplici e oggettive utilizzando un moderno e sistema come EPA Gatekeeper, il tester di messa a terra del personale per l’ingresso in area EPA. Il sistema costituisce una soluzione facile per la raccolta documentale dei dati di accesso e di misurazione degli operatori secondo la normativa IEC EN61340-5-1.
EPA Gatekeeper è un innovativo strumento per la misurazione della corretta messa a terra di braccialetti e scarpe del personale addetto ai reparti sensibili ESD; creare e gestire liste di accesso alle aree protette, registrando orari e dati di misura, consente di disporre di un avanzato strumento di processo.
Il dispositivo crea una rete indipendente di interscambio dati con altri dispositivi Gatekeeper connessi alla rete. I dati completi vengono registrati automaticamente nel momento della misurazione e poi condivisi, ad intervalli di tempo regolari, con gli altri dispositivi Gatekeeper presenti sulla rete interna. I dati possono venire esportati tramite USB, FTP o MQTT.
I test necessari ed i corrispondenti parametri sono definiti per ogni operatore dal responsabile ESD (ad esempio, solo le scarpe o sia scarpe che braccialetto). Se richiesto, la durata della validità del test può essere impostata manualmente (nell’intervallo da 1 a 24 ore), così che il personale sia sottoposto a test ad ogni inizio turno o all’uscita dall’area.
Questa stazione di test (distribuita da technoLASA) consente di creare e gestire liste di accesso, registrando orari e altri dati funzionali per ogni operatore in transito. Può lavorare in locale oppure essere connessa con la rete aziendale, a cui trasmettere i dati raccolti ai fini statistici e di tracciabilità.
I diversi modelli di EPA Gatekeeper includono anche uno strumento per la calibrazione periodica dei dispositivi, che può essere agevolmente effettuata direttamente in azienda, senza interferire o interrompere il normale svolgimento delle attività lavorative.
Durante l’operazione di calibrazione, il tecnico è guidato da pittogrammi esplicativi nel generare tutti i dati necessari alla calibrazione della stazione di test. Questa soluzione snellisce la procedura perché al centro di calibrazione certificata verrà inviato il solo calibratore e non ogni singolo strumento di controllo accessi.

Un modello per ogni esigenza
La funzionalità della stazione è resa fluida dalla presenza di un sensore di prossimità e da sensori di temperature e umidità; essendo estremamente ergonomica consente il pari utilizzo sia a operatori mancini che a personale destrorso. La misurazione è guidata tramite chiari pittogrammi e la lingua di utilizzo è selezionabile nella schermata home.
La registrazione del personale avviene in modalità di utilizzo “mani libere” mediante lettore di badge RFID per tutti i formati più comuni; un’interfaccia USB-Host consente la comunicazione con dispositivi HID compatibili (ad esempio, scanner barcode). La stazione dispone di un contatto di uscita temporizzato regolabile a relay per l’apertura degli accessi.
È importante notare che qualora il test eseguito da Gatekeeper riporti un esito negativo (non importa se del bracciale o delle calzature), non verrà dato il consenso di accesso all’area protetta.
Il sistema di monitoraggio è indipendente della data di calibrazione nel dispositivo, ma è impostabile la limitazione dell’accesso in funzione dell’ultimo corso ESD seguito dall’operatore.
Una chiara ed evidente segnalazione ottica luminosa con effetto alone indica il risultato della misurazione; la luce verde o rossa posta sul retro ed emessa diodi LED, proietta ed evidenzia il risultato della misurazione sulla superficie del dispositivo. La luce verde segnala una misurazione corretta, la luce rossa segnala che la misurazione non è andata a buon fine.
La stazione di test è disponibile in cinque diversi modelli:

Funzionamento di Gatekeeper
La stazione utilizza un touchscreen capacitivo da 7". La configurazione e l'impostazione possono essere effettuate direttamente sull'unità o in alternativa tramite il server webutilizzando tabelle e database esistenti. Il dispositivo consente una semplice installazione di tipo plug & play.
Grazie al sensore di prossimità, il dispositivo si attiva automaticamente quando l'utente si avvicina. La modalità stand-by consente di risparmiare energia e allo stesso tempo di garantire una lunga durata del display. Data la grande influenza della temperatura e dell'umidità sulla misurazione ESD, anche questi parametri vengono monitorati dai sensori integrati e archiviati nei dati di misurazione associati a ogni test.
L’interfaccia utente è semplice, autoesplicativa e multilingue; l'utente riceve tutte le informazioni sullo schermo tramite semplici pittogrammi e animazioni. Gli eventi sono inoltre segnalati otticamente e acusticamente, ciò elimina la barriera linguistica, in particolare nel caso di visitatori.
Sul pannello frontale si trovano gli attacchi per i braccialetti in tre differenti contatti standard: 3 mm, 4 mm e 10 mm; tutte e tre le connessioni sono collegate internamente l’una all’altra.
Sul lato posteriore c’è la presa per alimentazione esterna, i due connettori SMA per il collegamento degli elettrodi della pedana e varie prese: il collegamento alla rete dati con funzionalità PoE (Power over Ethernet) e la presa RJ45 per la connessione verso l’apriporta.
Nelle varianti compact e net, l’autenticazione viene effettuata semplicemente selezionando un utente da una lista che appare sul display LCD. Nelle versioni compact+, net+ e net+/LiveData, l’autenticazione può essere effettuata tramite il lettore RFID e la porta USB, può anche essere utilizzato un lettore di codici a barre esterno. Per tutti i modelli il database degli utenti deve essere importato in fase di installazione tramite la porta USB.
Terminata la corretta identificazione dell’operatore, appare la schermata per lemisurazioni alle quali l’utente deve sottoporsi e deve superare. Qualora l’operatore dovesse esitare davanti all’apparecchio, si avvia un’animazione che illustra le varie azioni necessarie.
Lo storico delle misurazioni mostra una lista completa delle misurazioni salvate ed i loro singoli valori, oltre a data e operatore. Il dispositivo ha la capacità di registrare e mantenere al suo interno fino a 250.000 misurazioni. Dallo storico è possibile visualizzare tutti i valori o i soli risultati con esito negativo.



