Forni nel segno del fotovoltaico

Aurel Automation ha il pollice verde. Le nuove proposte dell’azienda sono destinate al fotovoltaico per il firing di paste d’argento, alluminio, platino e titania depositate per serigrafia su vetro o su silicio per moduli fotovoltaici thin-film o DSSC di terza generazione. I forni di firing raggiungono la temperatura massima di 600°C per tempi ciclo di circa 45 – 60 minuti. I forni di curing sono progettati per la polimerizzazione di paste polimeriche, conduttive, resistive e dielettiche utilizzate nel solare, nei display OLED, per le antenne RFID e in vari tipi di sensori, resistivi di posizione e biosensori ad esempio. I forni possono avere fino a 12+12 zone con riscaldamento superiori o inferiori, zone opzionali a UV e zone di raffreddamento che in applicazioni ad alta temperatura, in particolare, sono suddivise in due o tre sezioni, con scambiatori ad aria, ad acqua  e ventilazione.
Il controllo del forno è gestito da pc, il software su WinXP permette il controllo indipendente delle diverse zone, sia in fase di accensione che a regime con consumi energetici ottimizzati. È possibile salvare più di 1000 profili di temperatura. Sono disponibili sistemi di trasporto del prodotto a seconda delle esigenze tecnologiche tra diverse configurazioni: maglia in acciaio nastro in vetro/teflon, catena/fingers e con larghezze fino a un metro e oltre. Infine, la lunghezza totale del forno è modulare e adeguata alla produttività e al profilo termico richiesti. Dal 9 all’11 maggio, il gruppo Aurel ha preso parte a Verona alla fiera Solarexpo con le ultime novità in campo solare: concentrazione, DSSC, solare di terza generazione e thin-film.

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