Avanti, ma adagio

Il fatturato dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana nel 2015 è cresciuto del 5,8%, mostrando un primo segnale positivo, ma sicuramente non sufficiente per colmare l’ampio divario rispetto ai livelli pre-crisi. È quanto emerge dalla Assemblea Annuale di Anie Confindustria che si è tenuta lo scorso giugno a Milano. “Il dato positivo del fatturato” ha commentato Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anie “arriva dopo un periodo molto difficile, ed è interpretabile essenzialmente come un arresto della caduta. È frutto di due fattori: la tenuta delle vendite estere e una prima inversione di tendenza nel mercato interno. Ma aspettiamo a parlare di ripresa”.

Il settore elettrotecnico 

Nel dettaglio, il settore dell’elettrotecnica ha mostrato nel 2015 un trend positivo del volume d’affari complessivo in quasi tutti i comparti. In particolare, hanno fornito un significativo contributo alla crescita del fatturato totale i comparti Trasporti ferroviari ed elettrificati (+22,8%), Energie Rinnovabili (+20,3%) e Distribuzione energia (+9,4%). Con riferimento ai comparti fornitori di tecnologie per il mercato elettrico, queste dinamiche di breve periodo si inquadrano in un più ampio processo di revisione della domanda, verso soluzioni tecnologiche più efficienti e sostenibili. Con riferimento all’industria italiana fornitrice di tecnologie per le energie rinnovabili, l’andamento positivo evidenziato nel 2015 segue la flessione del volume d’affari complessivo registrata nel 2014, particolarmente negativo per il comparto. Positivo nel corso del 2015 anche l’andamento di due tradizionali comparti di eccellenza delle tecnologie “made in Italy” come Apparecchi domestici e professionali (+0,8%) e Illuminotecnica (+4,5%).

Il settore elettronico 

Nell’area elettronica nel 2015 segnali di recupero hanno accomunato i diversi comparti. Dopo un 2014 difficile, l’industria dei Componenti elettronici è stata trainata dalla crescita della domanda estera facendo così registrare un +4,9% di variazione annua del fatturato totale del comparto nel confronto annuo. In corso d’anno anche i comparti Automazione industriale manifatturiera e di processo e Sicurezza e Automazione edifici hanno mantenuto un deciso segno più positivo del fatturato totale (rispettivamente pari a +7,1% e +4,5%).

Recupera la domanda interna, tiene l’export

Uno dei principali elementi che hanno caratterizzato l’andamento del settore hi-tech italiano nel corso del 2015 è rappresentato dall’emergere di alcuni segnali di recupero nel mercato interno (+9,6% la crescita della domanda nazionale rivolta in aggregato all’elettrotecnica e all’elettronica nel 2015), che compensano il calo superiore al 9% registrato l’anno precedente. Nonostante le tendenze positive del 2015, la domanda nazionale rivolta all’industria italiana delle tecnologie risulta ancora inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto ai livelli del 2008. Nel 2015 l’export ha mantenuto un ruolo, registrando un incremento annuo del +3,4%. Tra i comparti che hanno mostrato variazioni più accentuate delle vendite estere troviamo, in area elettrotecnica, Distribuzione Energia (+8,4%), Trasmissione energia (+7,3%) e Illuminazione (+7,3%). Sul risultato cumulato dell’area elettronica si è invece riflesso positivamente soprattutto il recupero delle vendite estere dei Componenti elettronici (+7,5%), comparto attivamente presente nelle filiere internazionali. In accelerazione anche l’export diretto del comparto Automazione industriale manifatturiera e di processo (+6,5%). Guardando alla distribuzione geografica, nel 2015 le esportazioni sono cresciute nella quasi totalità delle aree di destinazione. Fra gli elementi che hanno favorito queste tendenze occupa un ruolo importante il graduale riavvio della domanda europea. Fra le aree extra europee che hanno fornito maggiore sostegno alla crescita dell’export ci sono Nord America e Medio Oriente.

Cauto ottimismo per il 2016

In uno scenario macroeconomico quale l’attuale, l’analisi del portafoglio ordini mostra indicazioni contrastanti delle imprese di tecnologica nella prima metà del 2016. Il peggioramento dello scenario internazionale potrebbe frenare soprattutto le esportazioni verso alcuni mercati extra europei che negli ultimi anni hanno fornito un rilevante contributo alla crescita settoriale. Area chiave per il recupero si conferma l’Europa. Anche l’evoluzione della domanda interna nei prossimi mesi presenta alcune incognite, alla luce del più recente andamento dell’economia italiana, più lento delle previsioni.

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