Agilent: strategie di sviluppo “emergenti”

Tenere il passo con l'evoluzione delle tecnologie più avanzate, senza trascurare le opportunità offerte dalla fascia bassa del mercato: sono questi i due binari principali su cui si muovono le strategie di sviluppo di Agilent per l'immediato futuro. Se ne è parlato a Roma lo scorso 21 giugno in occasione dell'evento che la società organizza annualmente per incontrare la stampa specializzata europea. I manager di Agilent hanno sottolineato in modo particolare l'impegno dell'azienda nella messa a punto di soluzioni di misura rivolte agli standard emergenti nei settori della telefonia cellulare e delle reti wireless, oltre che alle nuove esigenze poste dalle nanotecnologie. Notevole rilievo è stato assegnato anche all'offerta di strumenti a basso costo, che evidentemente ricopre un ruolo importante nelle strategie di Agilent.

Soluzioni per LTE

Per quanto riguarda i telefoni cellulari di quarta generazione, una delle tecnologie che la società segue con maggiore attenzione è lo standard LTE (Long Term Evolution) proposto da 3GPP, che promette una velocità di trasmissione fino a 100 Mb/s sfruttando canali larghi fino a 20 MHz. Lo standard LTE utilizza una nuova interfaccia basata su OFDM per raggiungere una capacità a livello di cella cinque volte superiore allo standard HSPA e sfrutta la tecnologia MIMO (Multiple Input, Multiple Output) per aumentare la qualità del servizio. Grazie anche all'impiego di reti totalmente IP, il nuovo standard offrirà agli operatori di rete un'alternativa reale alle linee basate su cavi, con una larghezza di banda sufficiente per la trasmissione di contenuti video. Secondo Agilent la tecnologia LTE decollerà tra tre anni circa, ma ovviamente l'industria elettronica ha già intrapreso la propria attività di ricerca e sviluppo in questo campo. La messa a punto di sistemi (chip, stazioni base, telefoni, apparati di rete) basati su LTE pone una serie di problemi sul fronte delle misure e del collaudo, poiché lo standard raggiunge prestazioni elevate ed è tuttora soggetto a modifiche. Inoltre - come ha sottolineato Guy Sene, responsabile della divisione Signal Analysis di Agilent - i produttori di semiconduttori stanno sviluppando chipset capaci di reggere anche le future evoluzioni dello standard e quindi hanno la necessità di effettuare misure a velocità molto più alte rispetto alle specifiche odierne. Sene ha affermato che Agilent è già in grado di offrire soluzioni a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo riguardanti LTE ed è inoltre impegnata a tenere il passo con l'evoluzione dello standard. L'impegno riguarda l'intera gamma degli strumenti necessari per i laboratori di ricerca e sviluppo: il software ADS, il software per la demodulazione e l'analisi dei segnali, analizzatori logici, generatori di segnali, analizzatori di segnali, analizzatori di protocollo, tool di ottimizzazione. Sene ha sottolineato in particolare le funzioni offerte dal software di valutazione LTE VSA e dal software Signal Studio N7624B. Il primo, che può essere utilizzato con gli strumenti Agilent PSA, MXA e 89600, supporta analisi di downlink (OFDMA) e di uplink (SC-FDMA) a tutte le larghezze di banda previste dallo standard (1,25-2,5-5-10-15-20 MHz). Il secondo dei due software consente di creare segnali LTE a portante singola e multipla, scegliendo il tipo di modulazione della sottoportante (QPSK, 16QAM, 64QAM), la larghezza di banda, i parametri.di sincronizzazione ecc. Il payload può essere definito dall'utilizzatore.

Soluzioni per Mobile Wi-MAX

L'altro standard che Agilent segue con particolare attenzione è Mobile Wi-MAX, una tecnologia di accesso wireless a banda larga che promette una velocità di trasmissione superiore a 70 Mb/s su canali larghi fino a 20 MHz, per distanze comprese tra tre e dieci miglia. Anche Mobile Wi-MAX usa la tecnica MIMO e impiega inoltre la OFDMA per rendere più efficiente la suddivisione dello spettro tra gli utilizzatori. Questo standard, così come LTE, pone problemi non banali in materia di misure e collaudi, a causa della complessità dei segnali e dell'elevato livello di integrazione dei dispositivi che limita l'accesso ai punti di test. Sene ha ricordato che Agilent segue da anni l'evoluzione di Wi-MAX e ha già reso disponibili numerose soluzioni di misura ad hoc. Il manager ha inoltre preannunciato nuovi strumenti che accompagneranno lo sviluppo dei sistemi basati su Mobile Wi-MAX dai laboratori fino alle linee produttive, soffermandosi in particolare su 89601 VSA (Phy layer analysis), N7615B (Phy layer generation), e E6651A (emulazione di stazione base).
Soluzioni per DigRF
Ancora in tema di telefonia cellulare, ma sul fronte delle architetture di sistema, va segnalato l'impegno di Agilent nei confronti dello standard DigRF, che definisce un'interfaccia seriale a sei fili tra le due parti principali del telefono: i circuiti di banda base e i circuiti a radiofrequenza. Gregg Buzard, responsabile per lo sviluppo del mercato dell'area Emea, ha ricordato che lo standard DigRF è nato per garantire maggiore libertà ai costruttori di telefoni cellulari, consentendo loro di combinare chip prodotti da più fornitori diversi. Inoltre l'adozione di un'interfaccia standard favorirà la competizione tra i produttori di chip e renderà possibile modificare una parte del telefono senza rifare l'intero progetto. Lo standard DigRF - che è sostenuto da oltre quaranta società, tra produttori di semiconduttori, di telefoni e di stazioni base - pone alcuni nuovi problemi in fase di sviluppo e richiede quindi nuove soluzioni a livello di strumentazione. Tra gli aspetti critici sono compresi la riduzione delle possibilità di accesso ai segnali in radiofrequenza, l'integrità dei segnali digitali sulle linee seriali dell'interfaccia (oltre 300 Mb/s), la necessità di validare separatamente i blocchi di banda base e di RF, (emulando l'altro blocco) e di verificare successivamente la loro integrazione. Secondo Buzard servono strumenti “cross-domain” utilizzabili sia dal progettista digitale sia dallo specialista di radiofrequenza, capaci di mostrare viste diverse degli stessi dati. Il manager ha poi passato in rassegna gli strumenti Agilent utilizzabili per realizzare progetti basati su DigRF, tra cui la sonda di acquisizione N4850A e la sonda di stimolazione N4860A, entrambe rivolte agli analizzatori logici 16800A e 16900A.

Strumenti a basso costo

Un altro elemento centrale nelle strategie di sviluppo di Agilent è rappresentato dall'espansione nel mercato degli strumenti a basso costo. Come ha sottolineato la giovane Huei Sin, responsabile della divisione Basic Instruments della società, “basso costo” non significa “bassa qualità”: la differenza rispetto agli strumenti di costo più alto risiede nelle specifiche, cioè nei limiti delle prestazioni. Agilent intende conquistare una posizione di leadership mondiale in questo segmento di mercato, che - stando ai dati forniti dalla società - vale un miliardo di dollari e cresce con tassi compresi tra il 6 e l'8%. La strategia di espansione punta su un'offerta particolarmente ampia, sulla presenza capillare di Agilent in tutto il mondo, sulla reputazione del marchio e anche sulla competitività resa possibile dal ricorso a risorse asiatiche. L'offerta Agilent di strumenti a basso costo comprende prodotti palmari, da banco e modulari, tutti dotati di tre anni di garanzia. Tra i prodotti lanciati recentemente spiccano l'oscilloscopio palmare U1600A, il multimetro digitale U1250A e l'analizzatore di spettro palmare N9340A. A breve è prevista l'introduzione dell'USB Power Sensor U2000, del software Power Analysis Manager N1918A e del multimetro U1240A.

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