Una nuova analisi di mercato firmata Juniper Research prevede che il fatturato delle vendite di droni commerciali quest'anno possa raggiungere il valore di 481 milioni di dollari, in crescita dell'84% rispetto al 2015. La ricerca dimostra che l'abbassamento dei prezzi ha ridotto significativamente in molti settori la barriera di ingresso. Risultato: i droni stanno trovando diffusione all'interno di nuovi campi, per applicazioni di mappatura, ispezione e controllo. La crescita maggiore vede protagonista il settore dell'agricoltura, totalizzando quest'anno il 48% delle vendite di droni commerciali. In questo campo, gli Uav (Unmanned Aerial Vehicles) permettono di risparmiare tempo e denaro: anziché attraversare i campi a piedi o sorvolarli con piccoli aerei per effettuare riprese, garantiscono al settore una autonoma e più regolare ispezione delle colture. La ricerca ha inoltre scoperto che la domanda di Uav è in crescita anche nel settore del cinema e della televisione: anche in questo caso, i droni forniscono un'alternativa molto più economica e flessibile agli elicotteri e altri metodi simili generalmente impiegati per effettuare riprese, in particolare per le sequenze d'azione. Tuttavia, la ricerca avvisa che problemi di privacy, sicurezza e protezione devono limitare o persino proibire l'uso dei droni commerciali per effettuare servizi di consegne all'interno dei centri abitati. Il rischio peggiore, avverte Juniper, è che in questi casi potrebbero essere manipolati dai terroristi, causando alti livelli di vittime civili.