Anche quest’anno si svolge l’E-day; ogni tappa della tradizionale manifestazione è strutturata come una giornata di aggiornamento dedicata alle novità su materiali, processi e tecnologie di produzione
Come di consueto da vent’anni a questa parte, Electronics Day si distingue per il suo alto contenuto informativo e formativo, grazie al contributo di personale tecnico che presenta temi particolarmente attuali, scelti per rispondere alle esigenze emerse dal confronto con i professionisti del settore.
Nell’incontro con Attilio Brivio - CEO di Tecnometal - e Marcello Buonomo – Account Manager EMEA di Heraeus - sono emersi aspetti storici, tecnologici, organizzativi e umani che offrono una visione significativa in occasione del 20° anniversario della manifestazione Electronics Day. L’evento, gratuito, è celebrato come sempre attraverso una serie di appuntamenti regionali che puntano a facilitare l'incontro tra aziende specializzate nella filiera dell'elettronica.
In ogni evento si mette al centro l'evoluzione tecnologica della produzione elettronica, affrontando tematiche come l'innovazione nei processi di assemblaggio, la sostenibilità dei materiali e l'affidabilità dei prodotti finali. Tra sponsor e partners la compagine è estremamente eterogenea, oltre a Heraeus e Tecnometal ne fanno parte: Essegi Automation, Piergiacomi, Vision Engineering, DPI, IIS, Spea, Peters e Proval Service.
Come è nata l'idea di Electronics Day, quali erano gli obiettivi iniziali?
Buonomo: “Electronics Day è un progetto che parte nel lontano 2007. Alcuni dei promotori, pensavano che con le esperienze e il know how accumulati potevano aiutare le aziende che assemblano schede elettroniche, contribuendo a far crescere le competenze tecniche degli operatori e dei tecnici di processo, soprattutto con l’introduzione dei processi Lead free che a quel tempo rappresentava una sfida davvero importante per tutti. L’evento, pensato per valorizzare la crescita professionale e favorire l'innovazione, fattori che lo rendevano particolarmente significativo per tutta la filiera elettronica, si doveva celebrare in varie tappe, sempre gratuito, ma ad alto contenuto tecnico”,
Quali sono stati i principali cambiamenti organizzativi e di contenuti, se ce ne sono stati, che hanno caratterizzato l’evento durante questi vent’anni?
Brivio: “In questi anni ci siamo evoluti e abbiamo periodicamente inserito nuovi partners che potessero condividere e allargare gli orizzonti tecnologici per i vari settori dell’assemblaggio elettronico, creando contenuti che fossero sempre attuali. Dal punto di vista organizzativo il numero crescente di tappe ha richiesto un notevole sforzo sia dal punto di vista logistico che dal punto di vista degli argomenti da trattare. Non tutte le regioni in Italia hanno le stesse esigenze o lo stesso target di produzione. Quindi le tematiche da presentare dovevano, e devono, tenere conto anche di questi aspetti”.
Qual è stata la sfida più grande che avete affrontato nell'organizzazione di Electronics Day e come l'avete superata?
Brivio: “Ogni anno è sempre una sfida nell’ organizzare l’evento. La scelta delle sedi, la preparazione delle tappe con la raccolta delle relazioni, la gestione del sito con le news letter, vengono tutte gestite all’ interno del team come un’attività extra di tipo volontario da parte delle aziende promotrici. Dietro un giorno di E-day ci sono mesi di organizzazione per gli argomenti e per la selezione degli speakers. Non sapete quante ore di negoziazioni e verifiche ci sono per decidere quali argomenti proporre. Dal punto di vista puramente personale, crediamo che ognuno di noi, grazie a questa esperienza, ha avuto modo di crescere anche umanamente. Relazionare davanti a tante persone per alcuni non era proprio una cosa del tutto naturale. Ma nel corso degli anni siamo tutti cresciuti e ci siamo impegnati per migliorare anche questo aspetto: del come porci davanti alle persone”.
In che modo l’Electronics Day ha contribuito a promuovere l’innovazione tecnologica nel settore?
Buonomo: “Credo che il contributo di E-day nel promuovere l’innovazione sia di consentire di poter parlare oggi con gli operatori del settore di normative, profili di rifusione, finiture dei pcb più compatibili (tanto per citare alcuni temi) con la consapevolezza di sapere di cosa si parla. Ecco innovazione è vedere che i nostri partecipanti non si meravigliano più di incontrare componentistica critica, oppure di processi speciali, ma affrontano la tematica con competenza e in alcuni casi anche con commenti costruttivi. Sembrerà banale, ma vedere che oggi tutti hanno un profilatore per controllare i profili di rifusione è qualcosa che quando abbiamo cominciato non era così scontato”.
Qual è il valore aggiunto che la manifestazione offre rispetto ad altre risorse oggi facilmente accessibili online?
Buonomo: “La possibilità di avere in unica tappa informazioni tecniche su tutta la filiera produttiva. Dai pcb ai componenti, dai processi di saldatura agli equipment e attrezzature, dai test alle normative, il partecipante riceve incisive informazioni tecniche che gli consentono poi di focalizzarsi facilmente su ciò che più gli interessa in quel momento. Il tutto è svolto sotto l’aspetto puramente tecnico, senza promuovere necessariamente il brand a cui il relatore appartiene. Noi illustriamo l’argomento tecnico per come è e per come si potrebbe risolvere un eventuale problema. Abbiamo bandito formule del tipo “il mio prodotto fa questo” oppure “con il mio prodotto ho risolto questo problema”. Inoltre, è per noi molto importante avere la possibilità di confrontarci dopo l’intervento, in presenza, catturando le impressioni dei clienti, dal vivo e non attraverso lo schermo che speso potrebbe essere dispersivo”.
Quali sono stati i principali risultati raggiunti in questi vent’anni, sia da parte degli ospiti che dei partner organizzatori?
Buonomo: “Siamo partiti nel 2007 con 4 partners e 1 consulente. Oggi siamo 11 partners e 1 consulente. Ogni anno riceviamo numerose richieste per partecipare. Constatare dopo venti anni che il numero di partecipanti per ogni tappa è in media superiore a 60, ci fa capire come E-day sia un punto di riferimento per tutto il settore elettronico nazionale. Oggi molti clienti ci considerano come persone con competenze tecniche e non dei commerciali ed è motivo di orgoglio per noi stessi e per le aziende che rappresentiamo. L’edizione del ventennale assume un significato particolare perché rappresenta un’occasione per riflettere sui progressi compiuti negli ultimi due decenni e per condividere esperienze, conoscenze e prospettive future con la comunità dell’elettronica”.
Quali sono le tecnologie più innovative che hanno segnato maggiormente il percorso di Electronic Day?
Buonomo: “Sarebbe troppo lungo l’elenco, ma pensiamo al processo lead free che in quel frangente era un argomento mai affrontato. La nanotecnologia, la tecnologia sottesa ai processi vapor phase, il processo di coating UV, le regolamentazioni Reach e Rohs, sono tutti aspetti portanti. Ma ci piace menzionare anche l’innovazione tecnologica nell’ambito della nostra organizzazione, con il sito che nell’anno del Covid ha retto l’impatto supportando l’evento on line”.
Come vedete il futuro della manifestazione nei prossimi anni? Quali sono i progetti che avete in cantiere?
Brivio: “Come prima accennato, più avanti si va, più difficile diventa. Gli argomenti devono essere sempre attuali e interessanti per la platea che è sempre più esigente. Il nostro target rimane quello di selezionare argomenti che possano essere di attualità e di interesse, anche se questo significa per alcuni di noi di non essere attori protagonisti, ma solo partecipanti… ma dato che ci consideriamo un team è per tutti noi importante che sia E-day l’eterno protagonista.
Per i prossimi anni intravediamo già dei segnali di cambiamento dei processi, si pensi alle finiture dei pcb con layer sempre più integrati, nuovi processi di sinterizzazione, coating sempre più performanti, attrezzature che permettano di supportare le tecnologie emergenti. Quindi ci stiamo preparando perché la tecnologia prosegue la sua crescita velocemente e le sfide sono dietro l’angolo.
Dal punto di vista logistico ci piacerebbe inserire una nuova tappa per distribuire meglio le adesioni. In alcune tappe le persone sono talmente tante che a volte non riusciamo a soddisfare la richiesta di partecipazione. Vorremmo dare la possibilità di partecipare anche ad aziende che per la distanza sono penalizzate.
Prima del Covid avevamo sette tappe per anno, come per moltissime altre situazioni l’epidemia ci ha danneggiato, ritornare a sette potrebbe essere difficile, ma cinque tappe potrebbe essere il giusto compromesso. Ci stiamo lavorando per arrivarci già dal prossimo anno”.
Per il successo della manifestazione, quanto è importante il desiderio di incontrarsi e confrontarsi di persona? C’è un messaggio che vorreste lasciare a chi ha partecipato o parteciperà a Electronics Day?
Brivio: “Il confronto personale è importantissimo. È il principale motivo per cui tutti noi continuiamo a lavorarci, incentivando i clienti a partecipare di persona. Essere tutti insieme ci dà la possibilità di confrontarci, di condividere esperienze, e perché no, di condividere piccole confidenze che magari durante un webinar non si ha la possibilità di fare. Molto spesso ci è capitato che a seguito di un intervento fatto, un partecipante ne ha poi parlato direttamente con il relatore. Approfondendo il tema ha potuto quindi risolvere dei problemi che aveva in produzione da molto tempo.
Il messaggio che vorremmo lasciare per tutti è innanzitutto un ringraziamento per la fiducia che ci hanno dimostrato in questi anni, inoltre per il continuo spirito di partecipazione che, grazie ai commenti e ai suggerimenti, ci ha aiutato a perseguire con continuità il nostro obiettivo.
La promessa è di continuare l’impegno, con umiltà e professionalità, affinché E-day rimanga un evento di riferimento per tutta la comunità dell’elettronica, finalizzato ad accrescerne le conoscenze e le competenze”.
