Legislazione elettronica, uno sguardo al futuro

Le piccole e medie imprese operanti nell'Unione Europea hanno dovuto rivedere, ancora una volta, l'impatto potenziale dell'ondata di emendamenti legislativi su costi, risorse e processi della loro azienda.

Rohs 2
Rohs 2 punta a ridurre drasticamente l'uso di sei sostanze pericolose - mercurio, piombo, cadmio, cromo esavalente, etere polibrominato difenile (PBDE) e polibrominato bifenile (PBB) - nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il cambiamento di maggior portata di Rohs 2 sarà l'introduzione di un ambito aperto, non implementabile però sino a otto anni dalla pubblicazione della riformulazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (luglio 2011), attesa per il 2019. Questa nuova categoria 11 includerà tutti i prodotti non rilevati nelle categorie da 1 a 10, se non esplicitamente esclusi. L'ambito esteso comporta ulteriori costi di verifica e certificazione. La normativa Rohs 2 ora include anche le apparecchiature elettroniche che dipendono da campi elettronici o elettromagnetici per svolgere almeno una delle funzioni originarie. Pertanto un fornello a gas dotato di un orologio elettrico potrebbe rientrare nell'ambito di applicazione, così come molti altri prodotti precedentemente esclusi. Il periodo di revisione delle esenzioni di quattro anni è stato eliminato e sostituito da una scadenza automatica delle esenzioni, salvo rinnovo. Un cambiamento che ha e avrà grande impatto nell'industria elettronica, ricordiamo, è la definizione delle apparecchiature di ricerca e sviluppo all'interno di Rohs. Quando Rohs 2 entrerà in vigore per tutti i 27 Stati Membri dell'Unione Europea il 2 gennaio 2013, gli obblighi CE verranno applicati immediatamente ai prodotti attualmente nell'ambito Rohs. Inoltre, saranno applicati alle parti attualmente escluse qualora rientrino nell'ambito, ad esempio alla scadenza dell'esenzione. I requisiti CE tipici richiesti come parte di questo "pacchetto prodotti" nella direttiva Rohs 2 sono ideati per verificare che i prodotti siano marcati CE e dotati della documentazione richiesta. La riformulazione stabilisce verifiche a campione dei prodotti presso i costruttori, segnalando e registrando eventuali reclami, non conformità sui materiali e sostanze e modalità di etichettatura CE. La Commissione intraprenderà una valutazione e revisione dell'impatto del nuovo ambito a partire dal 22 luglio 2014. Quindi, sembrerebbe che il testo finale della direttiva Rohs 2 non sia definitivo.

Rohs Cina
Rohs Cina almeno nel 2011 ha fatto dei passi avanti. Le regole di implementazione coprono l'ambito del prodotto, i tipi di certificazione, le procedure e i requisiti di certificazione, i certificati Rohs, un contrassegno di certificazione volontaria del prodotto, oltre ai dettagli sulle tariffe di certificazione. Inoltre, è stata pubblicata la prima lista di prodotti elettronici per l'informazione che richiedono la certificazione. Comprende prodotti elettronici per l'informazione, periferiche, componenti e materiale elettronico. Le autorità cinesi continuano a lavorare su diversi nuovi standard e rimane l'intenzione di convertire la dicitura "prodotti elettronici per l'informazione" in "prodotti elettrici ed elettronici", allineando maggiormente la direttiva a Rohs UE. Inoltre, nel 2011, il governo indiano ha pubblicato la sua proposta per la legislazione sullo smaltimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche e include quanto definito come "riduzione dell'uso di sostanze pericolose". Questo considera Raee e Rohs nello stesso modo in termini di ambito ed esclusioni. Si riscontrano anche similitudini con la legislazione Raee e Rohs dell'Unione Europea. Le "Regole 2011 e-waste (gestione e manipolazione)" entreranno in vigore l'1 maggio 2012.

Raee 2   
Come per ogni normativa ad ampio raggio, Raee 2 genera interessanti dibattiti tra le varie parti coinvolte. È stato proposto di pubblicare la direttiva Raee 2 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea entro l'estate del 2012, ma il lavoro non è a tal punto da terminare entro questa scadenza. Una delle aree che causa dibattiti sono gli obiettivi di raccolta dichiarati dalla direttiva Raee. Attualmente la direttiva Raee richiede un obiettivo di raccolta minimo di 4 kg per abitante all'anno. Tuttavia, si tratta di un requisito generalizzato per i 27 Stati Membri, che presentano economie diversificate e un tale approccio "universale" non è mai stato attuabile. Al riguardo, inoltre, Consiglio, Parlamento e Commissione hanno al momento approcci diversi. Come per la direttiva Rohs 2, Raee 2 presenta modifiche significative per quanto riguarda l'ambito. Attualmente, l'ambito chiuso specifica che le apparecchiature elettriche ed elettroniche non incluse sono escluse, ma in un raro esempio di intesa, sia Consiglio che Parlamento propongono un ambito aperto, secondo il quale le apparecchiature elettriche ed elettroniche non escluse sono incluse. L'effetto dell'introduzione di un ambito aperto potrebbe colpire enormemente alcuni produttori, ma avrà un impatto ridotto o nel migliore dei casi nessun effetto sulla maggior parte delle aziende. Quello che influirebbe maggiormente su tutte le aziende, solo da un punto di vista procedurale, sarebbe la riduzione proposta delle categorie di reportistica per le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il Consiglio ha proposto cinque categorie, mentre il Parlamento sei. Con un emendamento su vasta scala supportato sia dal Consiglio che dal Parlamento, è praticamente certo che le dieci categorie esistenti saranno presto ridotte.

Reach
La direttiva Reach evidenzia l'importanza di divulgare le informazioni sulla sicurezza d'uso di particolari sostanze lungo tutta la catena di approvvigionamento. Questo include la divulgazione automatica di una scheda dati di sicurezza, sia al momento del primo ordine sia quando tale scheda viene revisionata dal produttore. È probabile che l'elenco di sostanze Svhc sarà dell'ordine delle centinaia prima della fine del 2012. Molte piccole e medie imprese dovrebbero aver attuato procedure per raccogliere informazioni Reach, ma il fardello di dover raccogliere dati ogni sei mesi rimane ancora molto pesante.

Conflict Minerals
Gli Stati Uniti hanno aggiunto requisiti di reportizzazione per le aziende promulgando il Dodd-Frank Wall-Street Reform and Consumer Protection Act. Tale atto include una clausola che mira a prevenire il commercio di "conflict minerals" e il conseguente finanziamento delle operazioni militari nella Repubblica democratica del Congo. Da gennaio 2012, le aziende quotate nella borsa statunitense devono sottoporsi a un rigido controllo e redigere relazioni sulla propria supply chain, al fine di verificare possibili tracce di tungsteno, tantalio, stagno e oro (e derivati) nei prodotti realizzati. Considerando l'importanza del settore dell'elettronica negli Stati Uniti, questo requisito influirà sicuramente sulle aziende Europee. Tuttavia, i dettagli chiave della normativa devono essere ancora finalizzati dalla Sec.

Cosa succederà?
Guardando al futuro, ci si può che l'ambito sia di Rohs sia di Reach si espanda, che le esenzioni vengano riviste e che vengano aggiunte molte altre sostanze Svhc Reach all'elenco, uguagliando le maggiori richieste di dati lungo la catena di distribuzione. Si spera che in Asia, con la direttiva Rohs Cina e la legislazione e-Waste indiana avverranno sviluppi più concreti. Conflict Minerals si dimostreranno ancora un altro esercizio di raccolta dati per il settore e la riformulazione della direttiva Raee verrà approvata nell'Unione Europea presentando un ambito più ampio, anche se con un numero inferiore di categorie di reportistica.

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