Workshop: “La sicurezza nell’IoT”

Tutti i blocchi tecnologici di base per realizzare applicazioni IoT “sicure”. È il contenuto di un workshop organizzato da Farnell element 14 e NXP Semiconductors il prossimo 4 aprile, presso il Museo Storico dell’Alfa Romeo di Arese (MI).

“La sicurezza è l’argomento più importante nello sviluppo di un’applicazione IoT” commenta Annagrazia Vallaro, Marketing Manager per l’Italia di Farnell. “Lo confermano i dati di un nostro recente sondaggio. Il 40% degli intervistati afferma che gli aspetti relativi alla sicurezza rappresentano la preoccupazione principale dei progettisti, e addirittura il 52% li considera l’elemento da tenere in maggiore considerazioni in fase di progetto.”

Esistono però soluzioni che permettono di affrontare il problema con relativa tranquillità. “Disponiamo di una gamma di componenti integrati e dispositivi che offrono la risposta giusta alle esigenze più diverse. Per esempio un Secure Authentication IC a basso costo per chi desidera proteggere i propri prodotti dalla contraffazione: penso ai sistemi integrati che garantiscono che le cartucce di ricambio di una stampante siano originali” sottolinea Marco Ambrosanio, Corporate Account Manager di NXP. “Ma offriamo anche microcontrollori che garantiscono il SecureBoot, cioè l’inizializzazione di un’applicazione evitando qualunque malevola interferenza o sostituzione di codice. Processori che integrano al proprio interno vere e proprie casseforti elettroniche impenetrabili in cui alloggiare chiavi di sicurezza, o motori crittografici che proteggono i messaggi da trasmettere e ricevere. E offriamo anche elementi sicuri esterni, da collegare al microcontrollore per aumentare l’inviolabilità del sistema.” Ambrosanio ricorda che i quattro pilastri su cui si deve basare un’applicazione IoT sicura sono: integrità dei dati che non devono poter essere modificati da chi non ne è autorizzato, autenticità e cioè la possibilità di identificare con certezza gli interlocutori a cui si inviano informazioni, confidenzialità per evitare l’intercettazione dei dati, e infine disponibilità del sistema che deve poter essere raggiunto quando serve. “Tutti elementi che non possono e non devono essere trascurati” conclude Vallaro. “Questo è il motivo per cui Farnell ha organizzato il workshop del prossimo 4 aprile focalizzato sulla nuova famiglia di microcontrollori LPC5500 che implementa un Cortex-M33 e i più avanzati sistemi di sicurezza tra cui Arm TrustZone. È un momento importante di informazione e formazione che offre un’occasione davvero unica per conoscere a fondo le tecnologie di base indispensabili per chiunque voglia affrontare con successo il mercato dell’IoT!”

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