Un nuovo protagonista negli oscilloscopi

Annunciando ufficialmente due famiglie di oscilloscopi di nuova generazione sviluppati e realizzati totalmente in proprio, Rohde & Schwarz esplicita l'intenzione di ritagliarsi un ruolo di primo piano nel grande, ma non facile mercato, degli strumenti di misura nel dominio del tempo. In realtà l'azienda tedesca aveva già a catalogo una serie di oscilloscopi, ovvero tutti i prodotti Hameg che gli derivavano dall'acquisizione, completata nel 2005, di Hameg Electronics; mentre però gli strumenti Hameg sono tradizionalmente posizionati nella fascia entry level del mercato, con eccellente rapporto prezzo prestazioni ma potenzialità di misura limitate, i nuovi strumenti R&S attaccano decisamente la fascia medio alta puntando su qualità delle misure, in particolare per il basso rumore, semplicità d'uso e funzionalità innovative (praticità dell'interfaccia utente e misure automatiche).

Una strategia consapevole
Di fronte ai rappresentanti di tutta la stampa specializzata mondiale, Michael Vohrer, presidente e Ceo di R&S, ha sottolineato l'importanza strategica della decisione, che l'azienda ha preso con la consapevolezza di affrontare una concorrenza particolarmente agguerrita e consolidata ma senza timori reverenziali, perché consapevole delle potenzialità di esperienze e competenze che è in grado di mettere in campo. "In realtà i nostri clienti si aspettano da noi una gamma di prodotti completa, perché hanno potuto apprezzare le qualità degli strumenti Rohde & Schwarz che già utilizzano”, ha spiegato Vohrer “e il mercato degli oscilloscopi nel 2010 dovrebbe valere sicuramente oltre un miliardo di dollari, secondo le stime degli analisti, cioè è uno dei settori più interessanti, insieme a quello della strumentazione di misura per radiomobile e a quello degli analizzatori di spettro, nel mercato mondiale della strumentazione di misura. Non casualmente, nei due segmenti citati Rohde & Schwarz è un protagonista assoluto, e quindi dispone di tutte le risorse necessarie per confrontarsi alla pari anche con aziende del calibro di Tektronix, Agilent e LeCroy, che da anni monopolizzano il settore degli oscilloscopi".
Vohrer ha anche sottolineato che il mercato oscilloscopi è in continuo e costante sviluppo, grazie anche alla trasversalità applicativa, e ha concluso illustrando chiaramente gli obiettivi a medio termine dell'azienda: una quota di mercato a due cifre, da conquistare entro tre anni, da raggiungere puntando soprattutto sulla clientela consolidata e su una rete di vendita diretta capillare, presente in 70 paesi. Entrare in un mercato dove già operano aziende di lunga tradizione significa però avere ben chiaro in mente fin dal principio cosa offrire ai clienti per differenziarsi ed emergere con successo. Rohde & Schwarz è partita da un punto di vista privilegiato: i progettisti del gruppo di lavoro hanno semplicemente chiesto ai tecnici dell'azienda: cosa vorreste di diverso, o in più, dai vostri oscilloscopi? Dalle risposte a questa semplice domanda è emersa chiaramente la linea da seguire nella concezione di prodotto. Inoltre le conoscenze disponibili in termini di integrazione analogico-digitale e nello sviluppo congiunto di hardware e software ha permesso di individuare rapidamente la strada da seguire: ad esempio, fondamentale è stata la scelta di implementare tramite hardware la parte di acquisizione, che tramite l'elaborazione parallela di processi multipli permette di migliorare drasticamente la velocità di analisi del segnale fino a un milione di forme d'onda al secondo, evitando di appesantire l'architettura single core di elaborazione e visualizzazione dello strumento. Altro aspetto su cui si è molto investito è stato quello della facilità e intuitività di impiego, con l'utilizzo di codici colore, tasti funzione dedicati, menu su un singolo livello, sonde che permettono di controllare le principali funzione dello strumento anche mentre si tiene la sonda in mano e via dicendo.

Qualità della misura e semplicità
Delle due famiglie di prodotti, quella destinata al pubblico più ampio è sicuramente la serie RTM, che comprende due modelli a 2 e 4 canali rispettivamente, entrambi con larghezza di banda di 500 MHz, frequenza di campionamento fino a 2,5 e 5 Gs/s e memoria fino a 4 o 8 Msample. Offerti a un prezzo molto appetibile (si parte da circa 5.000 euro), sono strumenti che per farsi notare in una fascia di mercato quanto mai affollata, puntano sulla qualità della misura e sulla praticità. Alla prima contribuiscono il front end di acquisizione (amplificatore e convertitore) a bassissimo rumore e il convertitore A/D che offre un valore Enob (bit effettivi) superiore a 7, cioè il massimo attualmente disponibile sul mercato. Insieme alla caratteristica di ottimo isolamento tra i canali, queste peculiarità permettono di sfruttare al meglio la banda dichiarata anche con risoluzione verticale minima, aumentando quindi la precisione di visualizzazione dei segnali. La praticità d'uso deriva invece sia dalle dotazioni hardware (ad esempio il display touchscreen) sia dalle potenti funzioni software. Su tutte si distingue la funzione QuickMeas che permette, alla semplice pressione del tasto dedicato, di visualizzare tutte le classiche misure sul segnale, in parte direttamente nella finestra principale (in forma grafica e in parte in forma tabellare accanto alla forma d'onda, aggiornate in tempo reale. Ecco quindi che appena acquisita la forma d'onda, l'utilizzatore può subito leggere valori di picco, tempi di salita e discesa, valore medio della tensione, valore Rms, frequenza, e altro. Naturalmente sono possibili anche altre misure personalizzabili con i tipici cursori, utilizzabili anch'essi per ulteriori funzioni automatiche, ad esempio per un conteggio impulsi.
Infine, non vanno dimenticate altre importanti funzionalità di analisi disponibili, come la Fft, uno dei punti di forza che ci si aspetta da un'azienda come Rohde & Schwarz che è tra i principali fornitori mondiali di strumenti a radiofrequenza, ma anche i test con maschera, che sono particolarmente utili per eseguire collaudi di produzione o verificare la conformità agli standard dei segnali. Da sottolineare anche le funzionalità di visualizzazione multiple a disposizione: una modalità a persistenza che permette di sovrapporre più forme d'onda per evidenziare a colpo d'occhio l'eventuale forma d'onda anomala, la modalità con visualizzazione inversa, in cui sostanzialmente la luminosità dei punti tracciati più spesso è inferiore a quella dei punti tracciati più raramente (al contrario di quanto avviene normalmente) e proprio per questo evidenzia gli eventi più rari, e infine una visualizzazione che usa una scala colore per rappresentare frequenza di visualizzazione dei punti. Le funzioni di trigger, interamente digitali, sono ottimizzate per individuare anche eventi intermittenti e non ripetitivi, cioè particolarmente difficili da scoprire, e offrono anche una modalità basata sulla larghezza d'impulso, per scoprire eventi dove un impulso ha una durata maggiore del previsto.

La punta di diamante dell'offerta
Accanto alla serie RTM, la serie RTO è la punta di diamante dell'offerta Rohde & Schwarz, con quattro modelli, due a 1 GHz e due 2 GHz, a 2 o 4 canali e una frequenza di campionamento che arriva fino a 10 Msample per canale. In sostanza una maggiore potenza di acquisizione che permette di individuare più facilmente eventi rari o particolari senza perdere la capacità di analisi, anche estese. Entrambe le famiglie dispongono di software dedicato all'analisi dei bus seriali (ormai una consuetudine per tutti i moderni oscilloscopi digitali) sia in versione per bus I2C/SPI che in versione per il bus RS-232. Il pacchetto software permette di decodificare immediatamente il segnale (protocollo) acquisito dallo strumento visualizzando quindi il significato in chiaro in formato Ascii, binario, decimale o esadecimale. Innovative anche le sonde proposte con gli strumenti: oltre alle classiche sonde passive, sono disponibili delle sonde attive da 1 GHz, dotate del già citato tasto programmabile che permette di comandare lo strumento da remoto, almeno per alcune funzioni base; una soluzione semplice, ma non banale, per far eseguire una misura allo strumento mentre si hanno entrambi le mani impegnate per contattare con le sonde i punti di interesse di un circuito. Inoltre nelle sonde sono stati integrati anche dei voltmetri di precisione che riportano in un'apposita finestra dell'oscilloscopio il valore della misura della tensione continua misurata: l'utente ha quindi sempre sott'occhio il valore delle tensioni del circuito su cui sta operando. Tutto questo (e certamente molto altro) in strumenti compatti, robusti, ergonomici fin dalla prima occhiata e sicuramente posizionati a prezzi molto competitivi. Tempi duri per la concorrenza.

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