Trasformazioni nell’aerospaziale

Per quanto venga considerato spesso un mercato di nicchia, negli ultimi anni l'industria del militare e dell'aerospaziale ha rappresentato per i fornitori di circuiti integrati e di sistemi una notevole fonte di reddito, con ampi spazi di crescita.
E sebbene si preannuncino tagli ingenti (il dipartimento statunitense della difesa ha in programma, per il prossimo quinquennio, una diminuzione degli investimenti del valore di 78 miliardi di dollari, e anche altri Paesi europei hanno progetti simili), tali settori restano comunque meno condizionati dalle oscillazioni del mercato.

Al loro interno, poi, quello militare continua a contribuire per la maggior parte. Con uno sviluppo del 6% dal 2010, quest'ultimo dovrebbe nel 2011 raggiungere i 2,33 miliardi; e mantenendo questo trend per i prossimi cinque anni - come si stima - dovrebbe arrivare a totalizzare nel 2016 ben 3 miliardi. Pur in un contesto di generale riduzione dei budget, infatti, i distributori di chip si stanno quindi adeguando alle numerose trasformazioni del mercato, quali i più rapidi cicli di business, una rinnovata attenzione all'affidabilità e la richiesta di soluzioni commerciali di tipo "off-the-shelf", in cui il cliente acquista e modifica un sistema anziché comprare componenti su misura per costruire il medesimo sistema.

Tra questi cambiamenti, il più significativo è forse quello della domanda, da parte del militare, di soluzioni commerciali, dovuta ai minori tempi di progettazione, reperimento e adattamento dei prodotti, delle apparecchiature e delle nuove tecnologie al settore. Ma i clienti del settore, grazie al recente interesse suscitato dal tema della contraffazione, stanno anche tornando a focalizzarsi sulla autenticità delle forniture e sull'affidabilità dei prodotti: uno studio pubblicato l'anno scorso dal Dipartimento del Commercio degli Stati uniti ha infatti riportato che, delle quasi 400 aziende e organizzazioni del settore della difesa intervistate, circa il 39%ha avuto a che fare con una qualche forma di contraffazione elettronica tra il 2005 e il 2008. In risposta, la Commissione Armed Services del Senato americano ha dichiarato, lo scorso aprile, che avrebbe dato avvio a un piano di investigazioni governative sull'uso di componenti contraffatti entro la supply chain del Dipartimento della Difesa.

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