Tantalio: molte incertezze, qualche speranza

Nell'ultima parte di quest'anno, il mercato globale del tantalio ha rassomigliato assai poco a quella dell'anno scorso. A metà 2008, il consumo di tantalio ha attraversato una fase di notevole crescita relativamente ai propri principali settori di riferimento - l'elettronica e le leghe ad alte prestazioni per l'aerospaziale -, i quali hanno contribuito al consumo complessivo di tantalio per una quota pari al 75%. La fornitura di materia prima si è dimostrata adeguata alle necessità dell'industria, anzi sono rimasti notevoli quantitativi di scarto. La situazione si è però modificata rapidamente e nella seconda metà di quest'anno, il mercato del tantalio è entrato in un periodo di difficoltà che potrebbe protrarsi fino al 2012, specialmente per effetto della crisi economica globale.

La domanda, che nel 2009 potrebbe infatti risultare inferiore del 40% rispetto all'anno scorso, dovrebbe - secondo Roskill - tornare a riprendersi solo entro quella data. D'altra parte, non si prevede se la fornitura sarà in grado di soddisfare tale richiesta: una buona parte dei fornitori di materia prima, quest'anno, non sta infatti producendo, e non si sa se e quando torneranno sul mercato. È anche vero, infine, che sono in atto in varie parti del mondo diversi progetti in questo ambito, e alcuni potrebbero iniziare a generare produzione entro il 2011 o il 2012. Ad ogni modo, sembra quasi certo che la fornitura del tantalio si sta riducendo; pertanto, se la domanda salirà più velocemente del previsto, sarà inevitabile un incremento dei prezzi. La stabilità potrà tornare, dunque, solo quando i nuovi progetti troveranno realizzazione, o i consumatori accetteranno prezzi tali da permettere ai maggiori fornitori - primo fra tutti l'australiano Talison - di riaprire.

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