Solo nel 2014 la ripresa per i passivi

A livello mondiale, secondo le previsioni di Transparency Market Research, il settore dei componenti elettronici passivi dovrebbe beneficiare di una crescita composta del 9% all'anno da qui al 2018, con un valore di approdo di 215 miliardi di dollari. Il mercato farà infatti leva sul forte sviluppo in atto nei mercati emergenti delle applicazioni legate alle comunicazioni mobili, all'elaborazione
e all'elettronica di consumo. L'area Asia-Pacifico - Cina e India in testa -
domina attualmente con una quota superiore alla metà del mercato, mentre da qui
fino al 2018 fruirà di un tasso di crescita ininterrotta a doppia cifra.
L'Europa rappresenta il secondo mercato, ma con crescite molto più modeste.
Le previsioni della Epcia (European Passive Components Industry Association) indicano che, dopo un incremento del 9% nel 2011, il mercato continentale è calato del 10% nel 2012, specialmente a causa della crisi in atto nell'area sud europea. Come conseguenza, le previsioni per il 2013 sono state riviste al ribasso rispetto alle stime precedenti, passando dal -2% al -4%, mentre per il 2014 si dovrebbe verificare una moderata ripresa, stimata in un prudente +4%. Attualmente il
valore del mercato europeo di componenti passivi è di circa 4 miliardi di euro.
Secondo Epcia, analizzando settore per settore, in Europa i condensatori hanno
visto una crescita del 14% nel 2011 seguita da un forte decremento (-16%)
nell'anno successivo: per il 2013 è prevista un'ulteriore riduzione (-5%),
mentre per il 2014 è atteso un moderato incremento (+3%), che porterà il
mercato a un fatturato totale di 1,5 miliardi di euro. Il settore delle
resistenze è meno volatile: nel 2013 il calo ipotizzato sarà del 3% (704
milioni di euro) mentre per il 2014 è previsto un leggero aumento - 2% - con un
valore di chiusura intorno ai 718 milioni di euro. Componenti elettromagnetici
e filtri Rf hanno vissuto un 2012 un calo del 6%; per il 2013 gli esperti
ipotizzano un ulteriore calo del 3% (1.812 milioni di euro), seguito da un
recupero del 7% nel 2014. Questa
situazione è frutto ovviamente dell'andamento dei mercati finali.
Il
settore automotive - il comparto applicativo più importante per i componenti
passivi in Europa - viene da un biennio 2011-2012 definito
"eccezionale", vissuto sull'onda dei successi dei produttori tedeschi
nei veicoli di fascia alta; a causa della crisi continentale e del mancato
assorbimento da parte dei mercati interni, per il 2013 le previsioni sono meno
ottimistiche e suggeriscono un calo del 4%.er il
mercato industriale - di importanza simile all'automotive grazie alla forte
domanda di soluzioni ad alta efficienza energetica e alla crescita delle
rinnovabili e dell'automazione - le stime indicano una sostanziale stabilità,
con un 2013 che, nella migliore delle ipotesi, chiuderà piatto. Nonostante il
forte sviluppo della domanda di stazioni base e smartphone, i produttori
telecom europei hanno visto ridursi le proprie quote di mercato, con un
drastico calo della domanda di componenti passivi culminata nel 2012: per il
2013 le previsioni non migliorano, dando per certo un'ulteriore riduzione.
Anche l'elettronica di consumo ha visto un 2012 al ribasso del 14%, a causa
della debole domanda di Tv Flat Panel. Per il 2013 è atteso un andamento
stabile, previsione anche in questo caso considerata ottimistica. A livello
mondiale il quadro cambia. Il settore finale più interessante è rappresentato
dall'industria delle telecomunicazioni, mercato guidato dall'espansione delle
reti e dalla diffusione delle tecnologie internet avanzate 3G/4G. Promettenti
anche gli sviluppi nei settori dell'intrattenimento digitale, con una domanda
in crescita per quanto concerne videocamere, sistemi di gioco e riproduttori
musicali. Come normale nei componenti elettronici passivi, i prezzi saranno in
costante declino, con una competizione sempre più agguerrita tra i vari attori
che continuerà a garantire una forte spinta verso l'efficienza e lo sviluppo
tecnologico

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