Originalità da indossare

Ultima frontiera dell’elettronica, i dispositivi indossabili stanno gradualmente entrando nella vita quotidiana di tutti noi in modo silente e inesorabile. Associati nell’immaginario collettivo per lo più ai tracker per fitness, gli indossabili occupano in realtà una scala piuttosto ampia e diversificata, che spazia dai gadget agli status symbol, dagli irrinunciabili ai salvavita. Il grosso sforzo dei progettisti rimane quello di escogitare soluzioni originali non tanto per la foggia o le funzioni di base (ormai abbastanza standardizzate) quanto per il valore aggiunto, cogliendo spesso l’obiettivo con risultati di sicuro interesse.

Dai gadget ai salvavita

Un esempio sono gli occhiali da sole Panther con speaker a conduzione ossea, progetto finanziato in crowdfunding della start-up Zungle. In questo caso il sistema audio è integrato nelle astine dell’occhiale insieme a una porta micro Usb per la ricarica. Il prodotto, dotato di connettività Bluetooth 4, riprende ufficiosamente l’estetica dei noti occhiali da sole Oakley Frokskins ed è disponibile con montature in cinque colori (nero, bianco, verde, rosa e grigio). Con i loro 45 grammi, gli occhiali Panther pesano meno dei classici occhiali da sole, sono impermeabili e dispongono di un mini pulsante nella parte superiore dell’asta destra per gestire la riproduzione musicale o rispondere alle chiamate in entrata. Questo sistema audio indossabile rappresenta un’alternativa alle classiche cuffie ed è ideale per chi vuole ascoltare musica in movimento in tutta sicurezza: il sistema trasmette le vibrazioni audio per conduzione ossea, lasciando libere le orecchie di percepire i rumori esterni. Sempre da un progetto di crowdfunding nasce Moov Now, una specie di “allenatore” basato sul sensore Omni Motion ad alta precisione dotato di accelerometro, giroscopio e magnetometro. L’unità permette di catturare i movimenti e di riprodurli in tempo reale sull’App a corredo per tracciare e soprattutto interpretare i dati dei vari allenamenti, fornendo all’occorrenza degli stimoli audio in tempo reale. Ideale per la corsa, il ciclismo, il nuoto, la box o semplicemente il walking, Moov Now prevede un cuore intelligente alloggiato in un originale cinturino/cavigliera in gomma traforata che lo riveste completamente. Un sensore, installabile in una fascia pettorale o in un parasudore, permette di rilevare la frequenza cardiaca. L’unità è alimentata da una batteria che ha un’autonomia di sei mesi. Esistono molti prodotti che misurano la qualità del sonno, ma pochi sono concepiti per migliorarla. È il caso delle cuffie Kokoon, le quali creano un vero e proprio “santuario” audio grazie a una tecnologia basata sul rilevamento delle onde cerebrali. I risultati delle analisi permettono di generare una serie di stimoli audio mirati a migliorare i momenti di riposo, relax e concentrazione. Le cuffie utilizzano un circuito di cancellazione attiva del rumore che sopprime qualsiasi disturbo circostante, dal rombo di un aeroplano al tintinnio di un bicchiere. Durante il sonno, un rumore bianco di fondo consente di ottimizzare la qualità del riposo. L’analisi dell’attività cerebrale permette a Kokoon di individuare il momento più adatto per il risveglio. Le cuffie sono corredate da un’app che consente di tracciare i parametri del ciclo di riposo. Attraverso un collegamento Bluetooth (ma anche via cavo), le cuffie sono in grado di ricevere e riprodurre musica di altissima qualità per 15 ore consecutive. Animali domestici irrequieti? Ci pensa Nuzzle, un collare Gps contenente tracker, sensore di temperatura, monitor di movimento e sensore di collisione.
Impermeabile, è dotato di batterie ricaricabili con cinque giorni di autonomia. Il dispositivo, che si appoggia alla rete cellulare, prevede una funzione “recinto” che attiva una notifica su smartphone nel momento in cui l’animale esce dall’area programmata. L’app a corredo consente di tracciare l’attività quotidiana dell’amico a quattro zampe, fornendo dati su tragitti, distanze, passo e tempi di percorrenza. Project Jacquard è un’iniziativa congiunta tra Google e Levi’s che ha come obiettivo fondere funzioni di controllo gestuale e tattile in qualsiasi tessuto realizzato con telai e tecniche standard. Questo dovrebbe permettere di trasformare oggetti d’uso quotidiano, come vestiti e rivestimenti, in superfici interattive. Ciò è possibile grazie a nuovi filati conduttori realizzati in collaborazione con alcuni partner industriali di Google. Le strutture dei filati Jacquard combinano sottili leghe metalliche con filati naturali e sintetici come il cotone, il poliestere o la seta, rendendo il tutto abbastanza forte per essere tessuto su qualsiasi telaio industriale. Questi filati sono indistinguibili dai filati tradizionali. Tessendo i fili conduttivi su aree tattili o in punti di rilevamento gestuale specifici è possibile creare delle superfici interattive in grado di comunicare con il mondo esterno. I componenti elettronici complementari sono progettati per essere più discreti possibile. I filati conduttori possono essere collegati a connettori e piccoli circuiti, non più grandi del bottone di una giacca. Catturando i segnali tatti o gestuali, l’elettronica miniaturizzata permette di interpretare le intenzioni attraverso algoritmi di machine learning. I dati acquisiti vengono trasmessi in modalità wireless a telefoni cellulari o altri dispositivi per controllare un’ampia gamma di funzioni, ad esempio per collegare l’utente a servizi on-line, applicazioni o altri apparati. Allo stesso modo, gli eventuali feedback possono trasmessi all’utente attraverso Led, attuatori aptici o altri trasduttori embedded. Utilizzando la tecnologia Jacquard, Levi’s ha sviluppato Commuter, una giacca in grado di interagire con uno smartphone infilato nella tasca, per esempio segnalando l’arrivo di chiamate o tenendo traccia degli spostamenti. La gioielleria intelligente è un altro settore applicativo della tecnologia indossabile. La britannica Ringly è decisamente un passo avanti. Tra le ultime novità si segnala una linea di anelli in grado di sostenere funzionalità che vanno dal pagamento elettronico al collegamento con il sistema di automazione domestica. Questi gioielli sono indistinguibili rispetto a quelli normali in quanto non presentano porte o componenti plastici o metallici. Concepiti per la massima discrezione, interagiscono con l’utente attraverso interfacce tattili e aptiche, o al massimo tramite una spia led a cinque colori. L’app per smartphone, che funge anche da contacalorie e tracker, consente di impostare notifiche e allarmi relativi a chiamate in arrivo, soglie, promemoria ecc. Un dispositivo sicuramente originale è il calzino Smart Sock di Sensoria Technology. Questo prodotto è stato progettato per aiutare a migliorare la tecnica di corsa o camminata analizzando i punti di atterraggio del piede. Il calzino è infatti dotato di sensori tessili che tracciano in tempo reale i punti di pressione, visualizzabili tramite l’app Sensoria Technology Fitness. È inoltre possibile collegare una cavigliera in modo da monitorare anche le prestazioni della corsa. XMetrics Pro è un sistema per l’allenamento dedicato agli sport acquatici. Grazie alla sua leggerezza e al tipo di posizionamento permette di tracciare l’andamento qualitativo e quantitativo del lavoro in vasca senza interferire con l’attività. Xmetrix Pro si fissa sull’elastico degli occhialini: un sensore a nove assi permette di rilevare dati il tipo di stile, il numero di bracciate, il numero di vasche, la distanza percorsa ecc. Il sistema genera dei feedback audio che possono essere trasmessi all’atleta tramite degli appositi auricolari impermeabili. Una piattaforma online, disponibile anche in italiano, permette di analizzare i dati rilevati trasformandoli in tabelle, grafici e calendari di allenamento. L’orecchio rappresenta uno dei punti più ricchi di informazioni biometriche. Questa peculiarità è alla base di alcuni prodotti per il fitness, Tra questi spiccano gli auricolari wireless Jabra di Elite Sport, i quali presentano non solo qualità audio superiore e connettività wireless avanzata (a fronte di un’autonomia superiore alle 4 ore), ma permettono anche di monitorare frequenza cardiaca, livello di sforzo, ritmo di movimento e molto altro ancora. L’app a corredo consente di analizzare i dati, generando eventualmente dei suggerimenti personalizzati per il recupero in maniera da evitare il sovrallenamento.

Medicale e benessere

Le applicazioni sanitarie sono un settore particolarmente ricco di opportunità per gli indossabili. Amyko, sviluppato dall’omonima azienda italiana, è un bracciale che permette di avere sempre con sé le informazioni sanitarie personali archiviate in un Cloud privato. Tali informazioni sono visualizzabili in caso di bisogno sul display dello smartphone del soccorritore. Disponibile in vari stili e colorazioni, Amiko sfrutta la tecnologia Nfc. Attraverso i servizi dedicati di Direct Call e Self Help offre anche uno strumento di comunicazione in caso di emergenza. Qualora lo smartphone non disponesse di un lettore Nfc è possibile creare il proprio profilo attraverso la Web app di Amyko: le informazioni memorizziate sono identiche e vengono visualizzate con la medesima interfaccia nel caso in cui un soccorritore scansioni il braccialetto. A differenza di altri dispositivi che adottano il QR Code per visualizzare informazioni mediche, contatti e altri dati sensibili, Amiko è basato su una soluzione che tutela la privacy e i dati. Inoltre il QR Code richiede delle dimensioni minime affinché possa essere letto correttamente e, inoltre, utilizzando tale tecnologia, non esiste la possibilità di sapere chi ha visualizzato i dati personali. Amyko, al contrario, consente di ricevere delle notifiche con numero di telefono, data e orario della persona che ha scansionato il bracciale. Tutto questi aspetti vengono esplicitamente richiesti dalla legge italiana e dal garante della privacy. Lo stress è la malattia del ventunesimo secolo. Favorisce malattie cardiovascolari, diabete, problemi gastrointestinali, ansia e molti altri disturbi. PIP è un piccolo dispositivo che rileva l’attività elettrodermica legata alle variazioni delle dimensioni dei pori, che a quanto pare sono sensibili ai livelli di stress. Una app su smartphone aiuta a ridurre i livelli di tensione offrendo una sessione di training concepita per il rilassamento. È sufficiente stringere PIP tra indice e pollice: il dispositivo misura la conduttività dermica e invia i dati allo smartphone, il quale reagisce di conseguenza. Nokia ha ideato BPM+, un misuratore di pressione sanguigna dotato di funzionalità di comunicazione wireless con lo smartphone.
A differenza dei misuratori classici, la app offre grafici e dati che aiutano a interpretare i parametri rilevati, oltre a tutte le funzioni di archiviazione e connettività tipiche delle piattaforme online.  Un aspetto importante è la possibilità di monitorare la pressione tenendo informato su base continua il centro di controllo, il quale può intervenire in caso di necessità. Kardia Mobile di Alivecor è un Ecg di livello professionale che permette di effettuare un elettrocardiogramma in soli 30 second. È sufficiente appoggiare due dita su una base di misura che dialoga con una app su smartphone, la quale interpreta i dati ed eventualmente li trasmette a un centro di controllo.

Elettronica stampata

Il massimo dell’indossabilità è rappresentato dall’elettronica stampata, come un tatuaggio sulla pelle. La statunitense Chaotic Moon, ora Fjord, ha sviluppato una tecnologia bio-indossabile da fare aderire alla pelle per rilevare temperatura corporea, frequenza cardiaca e altri parametri biologici. Questo specifico progetto sembra non essere andato a buon fine, ma la possibilità di stampare degli inchiostri conduttivi per rendere qualsiasi punto del corpo un elemento di acquisizione o di comando non è caduta nel vuoto. In Germania per esempio, l’università di Saarland e Google stanno progettando alcune soluzioni che permettono di inviare e ricevere comandi e informazioni direttamente da pattern conduttivi trasferiti sulla pelle tramite decalcomanie. Si parla addirittura di tatuaggi elettroluminescenti che si accendono se sottoposti a deboli campi elettrici per definire icone che lampeggiano in caso di eventi, quali la ricezione di una chiamata o la notifica di un allarme. Questo tipo di approccio non si limita alla pelle. Non mancano casi di lenti a contatto in grado di misurare la glicemia e di altri sensori indossabili o addirittura impiantabili che sfruttano i liquidi corporei, come la saliva o il sudore, per eseguire e trasmettere in tempo reale l’analisi dei parametri biologici. Sarà questa l’ultima frontiera dell’elettronica indossabile? Come sempre le tecnologie sono più avanti delle applicazioni, ma ovviamente le barriere legate alla riservatezza, ai costi e, talvolta, all’effettiva utilità di certe funzioni pongono delle problematiche che potranno essere superate solo con il tempo.

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