Mems, classifiche in movimento

Stando ai dati forniti da IHS Technology, STMicroelectronics è scesa nel 2014 al terzo posto nella classifica dei venditori di Mems, finendo dietro Texas Instruments. Bosch ha consolidato invece la propria posizione di rilievo nel mercato: l’azienda, infatti, ha visto il proprio fatturato salire da 1.001 a 1.167 milioni di dollari, con una crescita del 16,6%, e ha mantenuto intatta – nel frammentato mercato dei Mems – la propria quota, che dal 2013 era salita al 12% (a partire dall’11% del 2012). Nel 2013, infatti, Bosch aveva guadagnato il primo posto grazie ai successi di progettazione ottenuti con l’iPhone 5s di Apple e con l’iPad, con i propri accelerometri; nel 2014, Apple ha inoltre favorito le vendite di Mems di Bosch scegliendo quest’ultima come unica fornitrice per i sensori di pressione integrati nell’iPhone 6 e 6+. Texas Instrument, per parte sua, ha goduto di una ripresa delle proprie attività relative al Digital Light Processing, che nel 2014 hanno totalizzato 805 milioni, a partire dai 709 dell’anno precedente. Le attività di ST relative ai Mems, invece, hanno perso il 19%, calando da 777 a 630 milioni, anche se questa azienda continua a restare la principale produttrice di Mems per le applicazioni consumer e portatili, segmento di cui detiene il 15%. Va detto, infine, che la classifica pubblicata da IHS differisce da quella stilata da Yole Developpement (in cui ST è posizionata al secondo posto), perché non include le vendite relative ad attività di tipo foundry. Complessivamente poi, secondo IHS, l’anno scorso il mercato dei Mems si è sviluppato del 5,7%, giungendo a valere 9,46 miliardi.

 

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