Guardare oltre la crisi con le pick&place

Con un'esperienza ventennale nel settore dell'elettronica, Maurizio Leimer è titolare di una delle realtà più giovani nel settore delle distribuzione elettronica in Italia, Win-Tek. Una realtà che ha alla propria base un bagaglio di competenze tali da consentirle di entrare sul mercato con grande autorità anche in un momento che a molti sarebbe sembrato difficile.

Sono due anni ormai che voi di Win-Tek avete intrapreso questa avventura. Era un momento difficile quando avete iniziato. Com'è andata la cosa in breve?
L'azienda è stata fondata nel febbraio 2010, anche se le attività di business sono state avviate a partire da maggio. Siamo partiti con questa nuova realtà proprio perché, in quel momento, avevamo capito che il mercato si stava avviando verso una ripresa, dopo i momenti difficili del biennio 2008-2009. Abbiamo rilevato tutto quello che era il pacchetto di Daewon SMT, che abbiamo pagato in cash e questa, lo possiamo dire, è stata la nostra forza. Siamo un'azienda di piccole dimensioni, è vero, ma la flessibilità è quello che abbiamo perseguito fin dall'inizio. Oggi siamo in tutto sei persone, con tre agenti esterni, e - nel settore di nostra competenza - copriamo tutto il territorio nazionale. L'azienda occupa in uno spazio di 300 m², 140 m² fra magazzino e officina ricondizionamento macchine e 40 m² di uffici. Il resto è dedicato alla sala dimostrazioni.

Quali sono stati i numeri aziendali a partire dal 2010 e, geograficamente parlando, come si colloca la vostra azienda?
Negli ultimi due anni abbiamo avuto una crescita importante: siamo passati da 1,5 M€ nel 2010 ai 3,2 M€ dell'anno scorso. Quest'anno, che naturalmente si prospetta per tutti come un momento non facile da affrontare, contiamo di mantenerci mediamente in pareggio con i risultati del 2011. Per quello che riguarda l'area geografica su cui operiamo direi che il grosso del fatturato viene dal mercato italano: un 35% dall'area del nord-est, in cui abbiamo una presenza “storica”, un buon 30% alla Lombardia e il resto suddiviso le restanti regioni italiane, con clienti importanti soprattutto nell'area emiliano-romagnola.

A proposito di Emilia Romagna. Avete avuto delle difficoltà a seguito del terremoto?
Certamente alcune delle aziende che seguiamo hanno avuto dei problemi, in particolare quelle aziende dell'area di Mirandola e Carpi che operano nel settore dell'elettromedicale. In realtà, se andiamo a vedere, vuoi per la collaborazione di aziende amiche, vuoi per le capacità reattive della Regione, quasi tutte le aziende hanno avuto uno stop relativamente minimo. Tutte sono praticamente operative quasi al 100%. Ora si tratta solo di velocizzare gli iter burocratici, soprattutto per il rilascio dei permessi di agibilità degli stabilimenti. Noi, da parte nostra, abbiamo sospeso tutti gli incassi con i clienti che sono stati colpiti dal sisma di maggio. Abbiamo eseguito assistenze gratuite, sopralluoghi e abbiamo allungato i tempi di scadenza dei pagamenti.

Si parla tanto della stretta creditizia: come azienda 'giovane' ci piacerebbe sapere come vedete la situazione dal vostro punto di vista
Dal nostro punto di vista, glielo assicuro, non ci sono problemi di credito. Lavoriamo da anni con le due più grandi realtà del settore bancario italiano e non abbiamo mai avuto problemi. Le banche chiedono oggi che chi si presenti a chiedere un prestito sia la persona che si mette in gioco personalmente, non una realtà non ben identificate, che non garantisca sicurezza per il futuro. Una volta era possibile ottenere prestiti dando minime garanzie, oggi la situazione è molto più controllata. Naturalmente chi parte, come è successo a noi, con uno storico importante e una capacità finanziaria stabile alle spalle non ha problemi a collocarsi in un credit scoring privilegiato. Esperienza e curriculum, dunque, contano molto. Certamente alcuni dei nostri clienti vivono ancora oggi problemi di credito. Ma tocca a noi a questo punto farci avanti. Se si ha la forza di sostenere il costo di una macchina e la possibilità di attendere un eventuale pagamento in modo non immediato il business non si ferma.

Parliamo di mercati: Win-Tek resterà sempre un'azienda impegnata esclusivamente sul mercato italiano o ci saranno possibilità per un'estensione delle vostre attività anche al di fuori dei confini nazionali?
In realtà noi operiamo già come distributori europei: è il caso ad esempio dei prodotti di conformal coating automatizzato della TTnS che ci vedono da tempo nelle vesti di distributori per il sud Europa. Stiamo comunque finalizzando altri contratti con una serie di distributori locali europei per riuscire a commercializzare con maggiore incisività tali prodotti e creeremo nel futuro dei roadshow mirati sia per la tecnologia del conformal coating sia per l'AOI.

Due parole su Samsung, vostro fiore all'occhiello, e sui marchi presenti nel catalogo Win-Tek.
Tutto quello che distribuiamo è consultabile liberamente sul nostro sito. Vorrei solo sottolineare i due modelli di p&p Samsung presentati recentemente a Norimberga, che sono molto interessanti e che stanno già riscuotendo un buon successo da parte della clientela: si tratta della SM471, una chip-shooter da 75.000 c/h, e della EXCN da 120.000 c/h, una p&p multifunzionale. In quest'ultimo caso Samsung ha voluto appositamente inserirsi in un range alto di prodotto, seguendo naturalmente le richieste del mercato.
Si tratta di macchine avanzate, già in corsa per il futuro, pronte per le future applicazioni della tecnologia LED.
Per quello che riguarda i forni e le saldatrici, Win-Tek distribuisce TSM. In entrambi i settori abbiamo ottenuto grandi risultati: 150 saldatrici e una novantina di forni installati fino a questo momento. Nel settore delle selettive distribuiamo le macchine di Inter Select, mentre nel campo dell'ispezione 3D della pasta saldante siamo distributori dei prodotti di VIS Mecha. Possiamo tranquillamente offrire linee produttive complete. Il resto, come ho detto, è facilmente visibile nel nostro sito.

Qualche impressione sul futuro, che - nonostante il vostro ottimismo - è pur sempre fonte di preoccupazioni.
Quello che è indubbio è che nel futuro si assisterà a una forte selezione. Ma questo significa che ci saranno certamente nuove opportunità, opportunità che già si intravedono. Abbiamo già esempi di clienti che, dai lavori in conto terzi, si stanno muovendo ora verso la produzione diretta dedicate sia al mercato interno sia a quello internazionale. È vero che ci sono realtà che chiudono e che chiuderanno, ma ci sono anche molte aziende che nascono. E questo non può che essere considerato un segno positivo. Si tratta di un momento difficile, certo, ma io non la vedo affatto in modo così negativo.

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