EuroAsia Press 2013

EuroAsia Press, l'evento classico organizzato dall'americana GlobalPress, festeggia quest'anno la sua 27a edizione. Si tratta come sempre di un evento d'obbligo per i giornalisti del settore, ormai perfettamente collaudato e rodato nelle sue linee essenziali: un tour guidato presso una serie di grandi aziende, tutte con sede nell'area della Silicon Valley, che permette alla stampa europea e asiatica di farsi un'idea circa l'andamento del mercato, della tecnologia e dei nuovi prodotti proposti dall'industria americana dell'elettronica. Una serie di appuntamenti che quest'anno hanno permesso ai giornalisti di incontrare ben 13 realtà diverse fra loro per dimensioni e prodotti trattati, ma significative per dare un quadro chiaro della situazione in un momento congiunturale che, almeno per l'area californiana, sembra comunque di ripresa.
Dalla gestione della potenza a networking, dalle FPGA ai CSSP a potenza ultrabassa, il tour di GlobalPress è partito con un programma ambizioso, ma abbastanza preciso: tutti gli argomenti della moderna elettronica hanno popolato i quattro giorni dell'evento, un evento che, naturalmente, non si è limitato solo ad approfondimenti tecnologici, ma che spesso è sfociato in discussioni e analisi di tipo economico-finanziario.

Fra globalizzazione e networking

Scott Brown di Dialog  

Azienda che vive forse più di qualunque altra le opportunità e le potenzialità della globalizzazione, Dialog è una realtà tedesca con HQ in Germania, coinvolta di recente nell'importante acquisizione della californiana iWatt; un affare da 310 milioni di dollari, che ha consentito all'azienda specializzata nella gestione ad alta integrazione della potenza e nelle tecnologie audio e wireless a corto raggio, di dirigere i propri interessi anche verso il settore della gestione digitale della potenza a livello di circuiti integrati. È quest'ultimo infatti il core business di iWatt che permetterà all'azienda acquirente di penetrare in modo deciso nel mondo vastissimo dei tablet e degli smartphone. L'incontro, oltre ai dettagli dell'acquisizione, ha permesso di gettare una luce sui più recenti prodotti presentati al mercato come l'iW1679, un controllore digitale PWM AC/DC destinato a rimpiazzare i FET BJT a basso costo nei caricatori e adattatori a 10 W, e il driver iW7025 per LED retroilluminanti a 16 canali.

Vitesse Video  

Azienda di grande penetrazione nelle aree americane e asiatica, specializzata in soluzioni avanzate per la connettività e il networking, Vitesse è stato un appuntamento particolare del tour, vuoi per l'argomento trattato vuoi per la presentazione di un prodotto interessante, illustrato da uno specialista come Uday Mudoi, vicepresidente marketing dell'azienda americana. Si chiama Jaguar-2 il nuovo Carrier Ethernet Switch Engine di terza generazione presentato da Vitesse, dotato di architettura ViSAA (Vitesse Service Aware Architecture) e capace di fornire all'industria le più avanzate capacità di OAM (Operations, Administration and Maintenance) e SAT (Service Activation Service). Si tratta di una tecnologia d'avanguardia, progettata specificamente per dispositivi di networking, fra cui gli Ethernet Access Devices (EAD) e i Network Interface Devices (NID) utilizzati in backhaul a piccole celle e a macrocelle per reti in fibra e wireless.

Scontri fra titani

Il doppio incontro con Altera e Xilinx, colonne portanti del mercato dei dispositivi a logica programmabile, è stata espressione diretta di grande peso aziendale, sia per le soluzioni presentate, sia per l'approfondimento dei contenuti trattati (nel caso di Altera andando al di là delle dissertazioni tecniche sui prodotti, ma trattando direttamente di applicazioni pratiche, come affrontate in occasione dal panel di discussione dedicato ai veicoli autonomi e mediato da uno specialista della comunicazione come Ron Wilson, attualmente editor-in-chief proprio presso l'ufficio marketing dell'azienda americana).

Ron Wilson, editor-in-chief presso Altera, ha presentato una tavola rotonda sull'automotive

L'occasione della visita dell'hq di Altera, lo staff aziendale, fra le altre novità, ha presentato il suo ultimo SoC Stratix 10, che sfrutta il processo Tri-Gate a 14 nm di Intel e che incorpora un processore quad-core 64-bit ARM Cortex-A53 ad alte prestazioni. Affiancato da un tool di progettazione a livello avanzato (che comprende una libreria OpenCL), questo dispositivo sembra poter offrire doti di adattabilità particolarmente accentuate ed è destinato a un largo spettro di applicazioni fra cui l'utilizzo come acceleratore computazionale per data center, l'implementazione nei sistemi radar e nelle infrastrutture di comunicazione.

Tom Feist di Xilinx

Con informazioni precise su un andamento commerciale assolutamente positivo, con ricavi derivanti dal mercato dei 28 nm che hanno fatto segnare nel 2013 lo sforamento del tetto dei 100 milioni di $ e con una previsione di tutto rispetto per il 2014 (si parla di obiettivi superiori ai 250 M$), Xilinx ha presentato - in occasione dell'incontro - l'iniziativa denominata All Programmable Abstractions. Xilinx, insieme di attori che fanno parte del cosiddetto XAP (Xilinx Alliance Program), fra cui MathWorks e National Instruments, supporteranno da questo momento una combinazione di sw, modelli, piattaforme e ambienti di sviluppo/progettazione basati su IP. Il tutto consentirà l'utilizzo di ambienti di programmazione grafica di alto livello, linguaggi di programmazione testuali come il C, il C++ e il SystemC e presto anche l'OpenCL e permetterà di sfruttare una tecnologia di automazione avanzata che tradurrà direttamente tali linguaggi in applicazioni ottimizzate. Così come dichiarato da Tom Feist, Design Methodology Marketing di Xilinx, in occasione dell'incontro: “espandendo il numero e le tipologie di astrazione che i progettisti potranno scegliere, Xilinx permetterà ai progettisti hardware di incrementare la produttività, conferendo ai progettisti di sistemi e di sw il controllo diretto sui sistemi FPGA, SoC e IC 3D che fanno parte della categoria All Programmable.”

Il dott. Ilbok Lee, CEO di Silego

Volti nuovi e volti conosciuti

Silego è una nuova realtà che, dal 2009, s'inserisce esattamente in uno spazio non presidiato dai produttori di componenti a segnali misti. Con sede a Santa Clara, CA, Silego ha conosciuto con la produzione e commercializzazione di sistemi CMIC una crescita strepitosa, che ne ha decretato il raddoppio dei fatturati a livello annuo a partire dal 2009 e che si presenta oggi su un mercato potenziale di 3 miliardi di dollari. Non solo per questo, ma per la dinamicità e le strategie di mercato presentate dal CEO dell'azienda, il dott. Ilbok Lee, e dal suo staff, Silego è stata considerata dalla stampa come una delle aziende più interessanti dell'intero tour, sia per le applicazioni presentate sia per le strategie di marketing che sembrano essere vincenti nel medio periodo.
Silego opera su vastissimo ventaglio di potenziali applicazioni, che vanno dall'informatica al consumer, dall'healt & fitness alla smarthome, dall'automotive all'industriale e alle comunicazioni.
In occasione di EuroAsia Press, Silego ha presentato una serie di nuovi prodotti: dispositivi programmabili a segnali misti di costo inferiore ai 0,25 US$ della famiglia GreenPAK, prodotti basati sulla tecnologia di processo del rame GreenFET e dispositivi load switch GreenFET3 basati su tecnologia Lo-Z ETDFN0 di 27 mm di altezza.
Il mondo dei sensori è indubbiamente in fortissima crescita.

Andy Pease, presidente e CEO di QuickLogic

Nella crescita ci crede particolarmente un'azienda storica della Silicon Valley, la QuickLogic di Andrew Pease, volto noto dalle parti di San Josè che, affiancato da Brian Faith, VP mondiale vendite e marketing dell'azienda, ha affrontato un argomento di estremo interesse: l'attuazione del concetto di “Digital Sixth Sense” nei dispositivi mobili mediante l'utilizzo di hub per sensori a potenza ultrabassa. Citando i dati di un recente studio di Semico Research, che sostiene che nei nei prossimi 5 anni il 57% degli smartphone utilizzeranno sensori a 9 assi, le proiezioni di Quicklogic in relazione ai volumi di hub per sensori parlano di 2,7 miliardi di unità prodotte entro il 2017, che rappresenteranno un CAGR del 23% a partire dal 2013. La presenza dell'azienda americana nel settore è dimostrato proprio con un ampliamento strategico della propria offerta di prodotto che è stata concretizzata con la presentazione dell'hub per sensori a potenza ultra bassa ArcticLink 3 S1 per dispositivi mobili. (Fine prima parte)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome