Da TI novità nella sensoristica

Texas Instruments
presenta una soluzione applicativa che potrebbe rivoluzionare il mondo del
rilevamento delle grandezze fisiche. Si tratta di un chip
capace di convertire un valore induttivo in un segnale digitale. Da qui la denominazione
ufficiale di inductance-to-digital
converter, o LDC. La linea è basata sul
dispositivo LDC1000, un LDC che permette di misurare contemporaneamente - su un risonatore LC che funge da sensore
induttivo - sia le variazioni della frequenza di risonanza indotte dalla
vicinanza di un oggetto (per esempio una moneta o lo stesso corpo umano) sia le variazioni d'impedenza provocate da
una deformazione meccanica. Il punto di forza della
soluzione - un vero e proprio "uovo di Colombo" - sta nel fatto che
il risonatore può essere un qualsiasi elemento induttivo: una bobina, una
traccia su Pcb, una molla, un filo avvolto e così via. Un ulteriore elemento di
forza è che la risoluzione, la gamma di misura e il tipo di risposta possono
variare a piacimento in quanto non dipendono dal chip bensì dalla conformazione
e dalle dimensioni dell'elemento risonante. È importante sottolineare
come tale soluzione consenta di effettuare un rilevamento induttivo senza alcun
tipo di contatto e in modo remoto rispetto all'elettronica. Tali
caratteristiche sono ideali negli ambienti dove sporco, disturbi, temperature o
altri vincoli ambientali impediscono l'uso delle tecnologie tradizionali. La flessibilità della
soluzione Texas apre il campo a numerosissime opportunità applicative. Esempi
concreti possono essere i metal detector, le macchina di vendita, i sensori di
peso, i reostati, gli analizzatori di pressione sanguigna, e molto altro
ancora.

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