Crescono i chip nel mondo, meno in Europa

Dopo una sensibile crescita in marzo (+3,7% rispetto a febbraio), il fatturato raggiunto ad aprile dall'industria europea dei semiconduttori (2,138 miliardi di euro) risulta nuovamente calo (dello 0,9%) - come risulta dai dati pubblicati dall'Esia (European Semiconductor Industry Association). Su base annua la riduzione è stata del 2,9%, ma in contrazione rispetto a marzo, mese in cui era stata pari all'8,0%. Va notato, tuttavia, che i risultati di gennaio e febbraio sono stati entrambi peggiori (inferiori di circa 60 milioni) di quelli di marzo ed aprile, per cui l'andamento complessivo del turnover nei primi quattro mesi di quest'anno risulta relativamente stabile, specialmente se confrontato con quello degli anni precedenti. L'Esia fa inoltre notare che, sebbene lo sviluppo complessivo sia risultato poco soddisfacente, i segmenti sensori ed attuatori, componenti optoelettronici, microcontrollori e microprocessori (in tecnologia MOS) si sono mossi contro corrente crescendo sensibilmente. Se poi si considera il fatturato espresso in dollari, il dato di aprile (2,821 miliardi) risulta pressoché invariato rispetto a quello di marzo (2,826 miliardi). Ci si chiede allora: “Tutto questo rappresenta quindi un segnale positivo o negativo?” Anche se non è facile rispondere, riteniamo che, tutto sommato, questo andamento sia da ritenersi moderatamente positivo, specialmente se lo si considera sullo sfondo della crisi dell'euro che sta gettando ombre crescenti anche sull'economia germanica (la maggiore di Eurolandia). Qui, infatti, dopo un primo trimestre che ha sorpreso, con il Pil in crescita congiunturale dello 0,5%, anche l'industria elettrica sta mostrando sviluppi negativi dovuti alla crisi europea. In aprile, infatti, gli ordini si sono contratti del 5,3% annuo, ed anche il fatturato (13,4 miliardi di euro) è diminuito dell'1% su base annua. Visto l'enorme peso relativo del mercato tedesco dei semiconduttori, c'è da attendersi un riflesso negativo anche sugli sviluppi futuri dell'intero mercato europeo. Ne consegue che il suo turnover, quest'anno, quasi certamente risulterà inferiore a quello del 2011 di qualche punto percentuale. Non si può dimenticare, infine, che, con 24,067 miliardi di dollari, il mercato mondiale in aprile è cresciuto del 3,4% su base mensile, contribuendo così ad evidenziare gli effetti negativi della crisi europea anche sul mercato dei semiconduttori in Europa. B.P.

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