Cellulari e Pc segnano la ripresa dei chip

Come anticipo del rilancio della domanda di prodotti di elettronica previsto per la seconda metà di quest'anno, già nel primo trimestre del 2013 le scorte tenute complessivamente dai fornitori di semiconduttori sono diminuite in maniera significativa, calando del 4,6% e scendendo da 38,4 a 37,6 miliardi di dollari. Secondo le stime pubblicate da IHS in uno studio sulle scorte ai vari livelli della supply chain, infatti, i quantitativi in eccesso generatisi durante la crisi dell'economia globale, nel 2012, sono stati dati via. Il declino delle scorte è corso in parallelo con la contrazione del fatturato ottenuto dai semiconduttori, che sequenzialmente ha subito una riduzione del 5,1%, seguendo il normale andamento stagionale della domanda. In tutta la catena dell'industria elettronica, poi, i maggiori ampiamenti nelle inventory sono stati effettuati dagli Oem dei cellulari e dei Pc: durante quel medesimo trimestre, infatti, i primi hanno ampliato le loro scorte − che
includono anche quelle di smartphone finiti − del 7,2%, mentre i secondi hanno
aumentato quelle di prodotti quali notebook e Pc da tavolo secondo una
percentuale del 6%. Gli indicatori dell'economia globale, inoltre, hanno suggerito
la possibilità di una crescita complessiva durante i trimestri successivi, soprattutto nelle aree emergenti, e ciò ha rappresentato per le aziende di chip e per i loro clienti un incentivo a riempire le proprie fabbriche, per tener testa alla
richiesta prevista per la seconda metà dell'anno.

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