Anie: elettrotecnica ed elettronica in crescita, ma potrebbe andar meglio

Segnali positivi per l’industria elettrotecnica e elettronica italiana nel corso del 2015, anche se è ancora difficile parlare di ripresa del mercato. È questo quanto sostenuto dall’intervento di Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie Confindustria, in occasione dell’Assemblea Annuale organizzata quest’anno il 15 giugno presso le sale del Palazzo delle Stelline di Milano.

Claudio-Andrea-GemmeSi parla di un fatturato complessivo in crescita del 5,8% per il comparto generale Anie. Un buon risultato, certo, ma non sufficiente ad attestarsi al di sopra dei livelli pre-crisi.
«Il dato positivo del fatturato – ha dichiarato Gemme – arriva dopo un periodo difficile e interpretabile essenzialmente come un arresto della caduta». Si tratta essenzialmente di due risultati importanti: un’inversione di tendenza nel mercato interno (+9,6% di crescita nella domanda interna) e una tenuta delle vendite estere (+3,4%). Andando nello specifico, l’elettrotecnica ha segnato una tendenza positiva in tutti i comparti interni: dal +22,8% dei Trasporti ferroviari ed elettrificati al +20,3% delle Energie Rinnovabili, dal +7% della Trasmissione di energia al +9,4% della Distribuzione di energia. Interessanti in particolare i dati di due comparti: l’illuminotecnica (+4,5%) area particolarmente importante per il mercato nazionale e il 5,8% del settore cavi, quest’ultimo ambito produttivo che ha conosciuto nel passato notevole sofferenza. Per quello che riguarda il settore dell’elettronica, trainata dalla domanda dei mercati esteri, la crescita si attesta sul +4,9%, in particolare i comparti dell’Automazione industriale manifatturiera e di processo e quello della Sicurezza e Automazione degli edifici, rispettivamente +7,1% e +4,5%.

Dati nel complesso buoni, ma non particolarmente entusiasmanti. Secondo quanto commentato da Gemme, «Se non riparte il mercato interno con investimenti strutturali resteremo sempre appesi a cifre percentuali non significative. Il nostro è un Paese vecchio, obsoleto, che necessita di un grande piano di ammodernamento e riqualificazione energetica e ambientale delle abitazioni, degli edifici pubblici, delle reti infrastrutturali energetica e di trasporto…. Anie rappresenta settori tecnologici molto avanzati e che sono interessati da cambiamenti molto profondi, primi fra tutti quelli dettati dalla convergenza tra il nostro mondo e quello dell’Ict che nel manifatturiero si identifica con la cosiddetta Industria 4.0…. L’industria elettrotecnica ed elettronica di Anie è nel tempo  stesso soggetto e oggetto di questa trasformazione ed è pronta a questa sfida».

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