ADC, l’unione fa la forza

Le sinergie ottenute grazie alla fusione tra Texas Instruments e National Semiconductor sono particolarmente evidenti nel caso dei convertitori analogico/digitale; in questo settore, infatti, la somma delle due gamme di prodotti ha consentito di mettere a punto un'offerta particolarmente vasta e completa. È questo, in sintesi, il messaggio che TI ha voluto inviare nel corso di un incontro tenutosi a Londra lo scorso dicembre, con la partecipazione di due manager dell'area Emea: Heinz-Peter Beckemeyer, responsabile marketing per il settore analogico, e Paul McCormack, responsabile per lo sviluppo del business dei prodotti analogici ad alte prestazioni e dei prodotti ad alta velocità. Nell'occasione, TI ha anche preannunciato il nuovo INA149, un amplificatore differenziale per tensioni fino a ±275 volt che si caratterizza per un Cmrr di 100 decibel.

Un settore in crescita
Beckemeyer e McCormack hanno innanzitutto sottolineato che TI, con l'aggiunta di National, occupa il primo posto nella classifica dei produttori di dispositivi analogici, con una quota del 17%; una fetta certamente interessante, poiché il mercato analogico vale complessivamente 42 miliardi di dollari. Particolarmente appetibile è il segmento dei convertitori di dati, comprendente gli Adc e i Dac, che dai 3 miliardi di dollari del 2010 passerà a circa 5,7 miliardi nel 2016 (fonte: Databeans). Le principali tendenze in questo campo comprendono l'aumento della velocità di conversione e della risoluzione, la riduzione dei consumi, l'impiego di una singola tensione di alimentazione, l'aumento dell'integrazione (numerosi canali in un singolo dispositivo).
Secondo la società, la fusione con National pone oggi TI in una posizione ottimale per cogliere queste opportunità grazie a una serie di primati: il più grande team di progettisti analogici, numerose fabbriche dedicate, un catalogo di quasi 45.000 dispositivi analogici con minime sovrapposizioni, il più grande team di applicazione e vendita. Grazie alla fusione, inoltre, Texas ha ampliato la gamma dei processi di fabbricazione disponibili, la chiave dell'innovazione per i prodotti ad alta velocità.
L'incontro ha consentito a TI anche di fare il punto ad alcuni mesi dalla fusione con National, completata lo scorso settembre. Per il momento la società continuerà a utilizzare entrambi i marchi; all'interno dell'organizzazione unificata, i prodotti National sono ora indicati come “Silicon Valley Analog”, per distinguerli dai prodotti fabbricati in Texas. La produzione prosegue senza variazioni: i dispositivi TI vengono fabbricati negli stabilimenti TI, i dispositivi National negli stabilimenti National. Nessun prodotto sarà eliminato per la semplice convenienza del produttore; anche nel caso di dispositivi del tutto identici, per il momento verranno mantenute entrambe le versioni (a marchio TI e a marchio National), per evitare che i clienti siano costretti a ripetere il processo di certificazione.

Un'offerta completa
Beckemeyer e McCormack hanno quindi illustrato l'offerta combinata di Texas e National nel campo dei convertitori analogico/digitale, mostrando grafici in cui i singoli prodotti sono collocati in un diagramma con la velocità di conversione su un asse e la risoluzione sull'altro. Nei quattro segmenti dell'offerta (Adc da 10 a 250 Msps; Adc ad altissima velocità, fino a 3,6 Gsps; Adc Sar fino a 500 Ksps; Adc Sar da 600 Ksps a 4 Msps), la combinazione dei due cataloghi assicura una copertura decisamente completa delle possibili esigenze applicative. La fusione consente oggi a TI di proporre soluzioni di sistema comprendenti anche dispositivi National: ad esempio, una soluzione per acquisizione dati ad alta velocità basata su tre componenti National (Adc, Dvga, clock jitter cleaner) e quattro componenti TI (driver a bassa distorsione, Dac, Pll/Vco, Dsp); oppure una soluzione per sensori chimici comprendente un analog front-end National, un microcontrollore Texas e un trasmettitore current-loop 4-20 mA realizzato con componenti di entrambe le origini. Le sinergie riguardano anche le risorse disponibili per lo sviluppo dei progetti: schede di valutazione (indicate con la sigla Evm), progetti di riferimento, software e strumenti on-line. In quest'ultimo campo spiccano lo strumento Webench portato in dote da National e la comunità E2E di Texas.

L'amplificatore INA149
Aumenta, inoltre, l'offerta di prodotti collaterali che consentono di sfruttare al massimo le potenzialità dei convertitori A/D: tra le novità recenti sono compresi un modulatore IQ, dispositivi per il clocking di Adc e Dac ad alta velocità, una varietà di amplificatori. Ed è proprio in quest'ultimo settore che si colloca la novità preannunciata nel corso dell'incontro di Londra: l'amplificatore differenziale INA149 per tensioni fino a ±275 volt, che si caratterizza per un rapporto di reiezione di modo comune o Cmrr di 100 decibel. Secondo TI, il nuovo dispositivo offre una precisione di misura doppia rispetto ai prodotti concorrenti ed è il primo prodotto di questa categoria a garantire un Cmrr di 90 decibel in ambienti gravosi con temperature fino a 125 °C. Nel confronto con i dispositivi concorrenti, sostiene inoltre TI, l'amplificatore offre anche una riduzione del 33% dell'errore massimo di guadagno iniziale (0,02% in valore assoluto), per aumentare la precisione nelle applicazioni con segnali di modo comune a bassa tensione; e uno slew rate doppio, che consente di migliorare il tempo di risposta - ad esempio nelle applicazioni in cui occorre reagire rapidamente a cambiamenti repentini, come i cortocircuiti. La possibilità di accettare tensioni di ingresso in modo comune da -275 a +275 volt permette inoltre di fare a meno di sorgenti di alimentazione multiple e di eliminare i componenti di isolamento nell'interfacciamento verso il convertitore A/D. Il nuovo INA149 si rivolge a una varietà di applicazioni caratterizzate da segnali di modo comune ad alta tensione, come il current sensing nel monitoraggio delle batterie (per gli impianti fotovoltaici, le telecomunicazioni, i veicoli elettrici, le energie alternative); il monitoraggio della corrente negli alimentatori, il controllo dei motori. Per facilitare lo sviluppo di progetti basati sul nuovo amplificatore, TI offre un modulo di valutazione e un modello Spice.

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